Largo ai giovani talenti delle vigne.
A novembre ritorna la seconda edizione di NextInWine il premio organizzato da Simonit & Sirch Preparatori d’Uva e dalla Scuola Italiana di Potatura della Vite in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommelier e Bibenda. Si sono aperte adesso le iscrizioni per la gara che ha visto l’anno scorso vincere Pierpaolo Di Franco e Davide Fasolini dell’ Azienda Dirupi di Ponte di Valtellina. L’età massima per partecipare è di 35 anni e le candidature con i relativi progetti verrano raccolte entro il 28 settembre via web andando sul link www.nextinwine.itwww.facebook.com/nextinwine.
La proclamazione dei giovani talenti della Vigna Italia è prevista il 24 novembre 2012, a Roma, in occasione della presentazione della Guida Duemilavini 2013. Ad essere valutato dagli esperti il talento e il lavoro condotto in vigna.
Selezionerà i partecipanti una giuria presieduta da Attilio Scienza, preside del corso di laurea in Viticoltura ed Enologia della Facoltà di Agraria di Milano, e composta da illustri protagonisti del mondo dell’enologia: François Murisier Vice-presidente dell’Organizzazione Internazionale della Vite e del Vino; Francesco Gagliano dell’Assessorato delle Risorse Agricole e Alimentari Soat della Regione Sicilia; Gianluca Macchi Direttore del Centro Ricerca Internazionale studi e Valorizzazione per la Viticoltura di Montana Cervim; Fabio Mencarelli dell’Università della Tuscia; la giornalista Clementina Palese dell’Informatore Agrario; Enrico Peterlunger dell’Università di Udine; Diego Tomasi del Cra – Vit di Conegliano e membro del Consiglio per la Ricerca e la Sperimentazione in Agricoltura.
Marco Simonit
“ Siamo convinti che il vigneto Italia ha ancora tantissime potenzialità da esprimere, che possono far compiere ai nostri vini un nuovo balzo in avanti sia nella qualità che nella personalità – spiega Marco Simonit – Un vino, per emergere oggi, deve affermarsi per la sua forte identità, attraverso un rapporto esemplare tra il vigneto e il terroir da cui proviene e che lo rende unico e inimitabile. Bisogna quindi che il viticoltore collochi al centro del suo progetto enologico le vigne e il lavoro in campagna, che garantiscono il plus necessario perché un vino possa distinguersi ed eccellere. E’ necessario un intelligente mix tra tradizione e innovazione, tra conoscenza e coraggio, tra lungimiranza e progettualità, in uno sviluppo continuo e meditato: solo così si crea un vero ponte tra passato e futuro, tra tradizione e innovazione – continua Marco Simonit – La viticoltura procede per evoluzione e non per drastica rivoluzione. Il nuovo rinascimento viticolo vogliamo affidarlo ai giovani, ai giovani di Next in Wine.”
C.d.G.