(Andrea Alfieri, Roberto Martone, Roberta Zulian e Alessandro Gioè)
di Michele Pizzillo
La Vigilia di Natale, a tavola, si comincia con il salmone affumicato e marinato e si prosegue con carpaccio di gamberi rossi e scaloppa di branzino, guazzetto di frutti di mare, salsa di pesce affumicata e zucca speziata dopo aver gustato risotto alle castagne e ravioli di topinambur con carciofi alla brace e capesante scottate.
Il pranzo di Natale, invece, pesce e carne si alternano tra scampo con radicchio tardivo, triglia al forno, crudo di capesante e petto di faraona ripieno di frutta secca con sedano rapa al forno e ristretto al Marsala e marbreè di carne, foie gras e tartufo nero, intervallati da un consomme di cappone accompagnato da ravioli al plin ripieni di arrosto di cappone, zucca e castagne. La notte di San Silvestro, invece, il benvenuto al cenone è con ostrica, astice e Champagne e si prosegue con scaloppa di foie gras, risotto di zucca, tartufo bianco e parmigiano reggiano 72 mesi, scaloppa di branzino, zuppetta di ceci e frutti di mare, filetto di vitello gratinato alle erbe su fondo al marsala. Sono i tre menu – che abbiamo sintetizzati – di esordio, per il nuovo team di cucina di “Da Noi In”, l’elegante ristorante annesso al Magna Pars Suites Milano, l’albergo di gran lusso ubicato nel cuore del centro nevralgico di moda, arte e design che è via Tortona, conosciuto anche come l’Hotel à Parfum, visto che è l’unico hotel nato dalla ristrutturazione di un’antica fabbrica di profumi e, perciò, offre la possibilità di inebriare i sensi specialmente dopo l’apertura di Lab Solue, una innovazione che assicura una nuova dimensione olfattiva ai suoi ospiti.
Partiamo dal ristorante, prima di arrivare all’albergo che ha appena raddoppiato il numero delle suite. E’ stato proprio in occasione della presentazione delle nuove suite che Roberto Martone – continua la produzione dello storico marchio cosmetico Marvin creato dal padre Vincenzo nel 1945 – insieme alla moglie Marzia e alle figlie Giorgia e Ambra che lo affiancano nella gestione del Magna Pars, ha presentato anche il trio che adesso è impegnato nella cucina di “Da Noi In” e, cioè, Andrea Alfieri – appena rientrato a Milano da Courmayeur -, Roberta Zulian (finalista alla selezione italiana dell’ultimo Bocuse d’Or) e Alessandro Gioè. A loro la famiglia Martone ha affidato il compito di proporre una cucina di mare creativa e contemporanea attenta alle nostre tradizioni – dice Martone -, ricca di piatti delicati e sfiziosi, profumi e fragranze accostate con maestria”. E, leggendo i tre menù proposte per le festività, la risposta è più che positiva.
Poi c’è l’albergo, unico, raffinato e in continua evoluzione tanto da offrire molto di più di quanto ci si possa aspettare in un hotel di gran lusso. Dalla galleria d’arte che spazia all’interno dell’hotel e delle suites e che seguendo un percorso emozionale (e lo stesso Roberto Martone, si emoziona mentre ne parla) e culturale attraverso le opere di artisti internazionali. Senza dimenticare la Magna Pars Library, una biblioteca in continuo arricchimento, con nuovi libri che affiancano il corpo della collezione libraria composta da opere databili dal XVIII al XX secolo, a mano a mano che vengono acquisiti fondi librari privati e pubblici provenienti da tutta Europa. E, per sintetizzare, il citato Lab Solue che Giorgia e Ambra Martone hanno creato per dare vita ad una vera e propria Biblioteca Olfattiva: 60 profumi ispirati al territorio italiano, ai suoi arbusti fioriti, legnosi, fruttati e aromatici. Insomma, un luogo dove inebriarsi di emozioni solo selezionando l’essenza preferita.
L’albergo è stato appena ampliato, passando da 28 a 60 suites, distribuite su tre piani e tutte ispirate, in linea con la storia del profumo. E, quindi, 19 suites dedicate ad arbusti fioriti come gardenia, gelsomino, neroli e magnolia; 9 ispirate ai legni come vetiver, sandalo e patchouli; 12 dedicate ad alberi da frutto come nespolo, ciliegio e fico; le 20 nuove suites, invece, rimandano ad essenze legnose e resinose come mirra e styrax ed arbusti aromatici come salvia bianca e rosmarino. D’altronde lo splendido giardino interno è stato progettato e realizzato in armonia con il susseguirsi dei profumi e dei colori della natura. E, quindi, un piccolo polmone verde, realizzato con buongusto e senso estetico. E, infine, il Liquidambar, il longue bar che prende il nome da tre alberi Liquidambar, cioè “ambra profumata”.