di Giovanni Paternò
La domanda sorge spontanea. Con tanto mondo da visitare perché andare in Argentina, una terra così lontana?
Ce l’eravamo posta pure noi e non trovando una efficace risposta l’avevamo messa in coda ai nostri progetti. Poi una serie di circostanze ed una più attenta documentazione l’hanno fatta risalire nella scala dei valori turistici.
Giovanni e Piera al Perito Moreno
Pertanto per non farvi arrovellare vi diamo la risposta:
1. Per il Perito Moreno, l’immenso ghiacciaio che si immerge nel Lago Argentino dagli incredibili colori turchesi. In una giornata di sole è uno spettacolo indimenticabile.
2. Per gli innumerevoli e splendidi iceberg che si staccano dal ghiacciaio Upsala, sempre nel lago Argentino.
3. Per la natura incontaminata e i paesaggi della Terra del Fuoco.
4. Per l’immensità e la potenza delle Cascate di Iguazu.
5. Per la geologia e i paesaggi aridi o verdi del NOA, il Nord Ovest Argentino, nelle provincie di Salta e Jujuy (che si pronuncia chuchùi aspirando molto l’hacca), che ti fanno credere di essere nei Parchi dell’Ovest USA.
A questa breve lista potrebbero aggiungersi un’infinità di altre considerazioni, noi evidenziamo solo:
a) il contatto caloroso con milioni di oriundi italiani che appena sanno che sei italiano snocciolano subito le origini delle loro famiglie,
b) tutto quanto riguardi l’enogastronomia: a cominciare dai vini di Mendoza, di Cafayate e dell’alta Patagonia,
enoteca Grand Cru di Buenos Aires
dalle famose carni, ai pesci del freddo Atlantico e dei laghi incontaminati,
una tipica grigliata
ai granchi giganti di Ushuaia, alle birre artigianali,
il granchio di Ushuaia
alle empanadas del NOA, piccoli fagottini ripieni al forno o fritti, alle splendide insalate condite con ottimo olio extravergine ed aceto simil Modena.
empanadas fritte
Come nostra abitudine pubblicheremo una serie di servizi, ciascuno dei quali vi introdurrà brevemente nel territorio e nel dettaglio vi farà partecipi di esperienze gastronomiche degne di rilievo, che speriamo vi faranno venire la voglia e l’acquolina per intraprendere un lungo viaggio nell’emisfero meridionale, possibilmente nelle mezze stagioni, per poter mediare il caldo asfissiante ed umido del nord col freddo, anche pungente, del profondo sud.
Seguiteci, alla prossima.
le foto sono dell’autore