Ultima puntata dei vini imperdibili al Vinitaly. Dopo i consigli di Giancarlo Gariglio (Slow Wine) e di Gianni Fabrizio (Gambero Rosso), è la volta di Daniele Cernilli, Doctor Wine in persona e nostro amico.
Cernilli voleva elencarne cento… È riuscito a selezionare 12 etichette che, ne siamo certi, sono davvero imperdibili.
Eccoli
In partenza per il Vinitaly viene naturale pensare a quali vini assaggiati di recente varrebbe la pena di risentire, per vedere come si stanno evolvendo e se, come in cuor nostro speriamo, saranno veramente dei vini straordinari. Su alcuni mi ci giocherei la faccia, come accade sulla Guida Essenziale di Doctor Wine. Vediamo quali.
Grande annata il 2010 a Montalcino. Allora vi propongo due vini fra quelli che si possono trovare al Vinitaly (non c’è Cerbaiona, ad esempio, che è strepitoso). Ottimo il Brunello di Montalcino Fornace 2010 de Le Ragnaie, un vero fuoriclasse. Ottimo, e di stile diverso, più moderno, il Tenuta Nuova 2010 di Casanova di Neri. Due Brunello molto diversi, ma entrambi straordinari. Sempre a Montalcino non perdetevi il Rosso di Montalcino del 2012 di Poggio di Sotto e il Vigneti Franceschi del Poggione.
Un salto in Friuli, ed ecco il Rosazzo Bianco Terre Alte 2013 di Livio Felluga, che è un grande classico imperdibile. Come imperdibili saranno il Friulano Toc Bas 2014 di Ronco del Gelso e il Sauvignon Zuc di Volpe 2014 di Volpe Pasini. E siamo a sette.
In Trentino ho assaggiato un rosso che mi ha fatto rimanere a bocca aperta. È il Teroldego Rotaliano Maso Cervara 2011 della Cavit, mai stato così buono. Provatelo e fatemi sapere.
A Bolgheri, sarà forse scontato, ma la versione di Ornellaia e di Sassicaia 2012 promettono grandi cose.
Andiamo a sud. Primitivo di Manduria Es 2013 di Gianfranco e Simona Fino. Finiamo in Piemonte. Damilano, Barolo Cerequio 2010, se ce n’è ancora. Una vera sorpresa.
Sono solo dodici, maledizione. Me ne vengono in mente altri cento, ma è tardi.
Daniele Cernilli