(Eleonora Cavaleri)
di Stefania Petrotta, Favara (Ag)
Pasqua si avvicina e con essa la classica invasione di uova al cioccolato e dolci tipici pasquali.
In Sicilia è un tripudio di cassate, cassatelle, quaresimali, “pupi cu l’ova” e cannoli. Accanto a questi, immancabili sono le pecorelle di pasta reale, o martorana che dir si voglia, dolci di pasta di mandorle dalle sembianze di pecora, ma apprezzate anche dai vegani perché preparate solo con mandorle e zucchero. Tra queste, quello più famoso è l’agnello pasquale di Favara, piccolo paese alle porte di Agrigento noto quasi esclusivamente per questo dolce, che qui viene preparato farcito di pistacchi. Ed è gironzolando per le strade del paese che siamo capitati, un po’ per caso e un po’ per curiosità, da “Cosi dunci”, piccola bottega che ci attrae per i colori e per la particolarità di trovare al suo interno soltanto dolci di pasta di mandorle.
Ci accoglie la titolare, la trentacinquenne Eleonora Cavaleri, che più siciliana non si può. Bella donna dai colori del sud, sorriso smagliante e tanto entusiasmo, Eleonora ha avviato la sua attività tre anni fa. Cresciuta tra le mandorle grazie al papà, profondo appassionato di questo dolce della tradizione favarese al punto tale da avviare un mandorleto nel terreno ereditato dai genitori, tra Castrofilippo e Naro, proprio per dedicarsi alla produzione di agnelli pasquali. E quando il papà viene a mancare, Eleonora è in memoria sua che lascia tutto per dedicarsi totalmente alla produzione di questo dolce ed è a lui che dedica tutto il suo lavoro. Inizia preparando agnelli di pasta di mandorle da vendere a privati nel periodo della Pasqua, ma si rende presto conto di aver necessità di crearsi un locale per la vendita, specie quando le richieste iniziano a farsi numerose e, soprattutto, prescindono dal periodo pasquale.
“Oggi il nostro motto è Agnello tutto l’anno – racconta – Ho tantissimi clienti stranieri che vengono apposta nel mio locale per portare questo dolce in patria, ma anche tanti favaresi che studiano o lavorano fuori dalla Sicilia e che, quando vengono a trovare le famiglie di origine, ci tengono a portare indietro un pezzo di Favara al ritorno nelle loro nuove realtà”. L’agnello pasquale di Eleonora è quello della tradizione con la pasta di mandorle lavorata a caldo e come ingredienti solo i tre principali: zucchero, mandorle e pistacchi. Il calco per dargli la forma è quello in gesso, ma mentre all’inizio utilizzava la forma tradizionale dell’ “agneddu mortu”, il simbolo sacrificale per eccellenza, con l’animale sdraiato, oggi il mercato richiede la forma classica della maggior parte della Sicilia: l’agnello è seduto e il vello, che un tempo era rigorosamente composto da una velatura di glassa di zucchero, viene invece ricreato con la pasta di mandorle riccia in guisa di ciuffetti. Al collo il classico fiocchetto di raso e sul manto fiori di ostia e perline di zucchero argentate. Ma è l’interno a distinguerlo dalle altre pecorelle isolane con il suo ripieno di pasta di pistacchi tritati più grossolanamente che riempie l’agnello totalmente, come ci fa vedere la Cavaleri, fiera, staccandone un orecchio e dimostrandoci che perfino quello ne è farcito. “Più a chilometro zero di così – spiega – è impossibile. Le mandorle sono quelle del mio mandorleto. Solo quando l’annata non è stata particolarmente proficua, mi rivolgo alle produzioni di piccoli contadini che comunque conosco sin da bambina. I pistacchi invece provengono dall’associazione “Valle del Platani” con la quale ci sosteniamo a vicenda. Ho quindi un controllo totale della materia prima e non potrei fare altrimenti proprio per il profondo rispetto che nutro per il mio territorio e la sua storia”.
Ma da “Cosi dunci” non si trovano solo agnelli pasquali. La pasta di mandorle ripiena di pistacchi assume le più svariate forme per essere donata come souvenir e per rappresentare la Sicilia ovunque riesca ad arrivare. Pasticciotti, giare, coffe, mattonelle, fruttini di tutti i tipi, “Sicilie” in miniatura, riempiono il piccolo laboratorio di colori e di profumi con un colpo d’occhio che attira immediatamente l’attenzione di qualsiasi passante. “E d’estate si possono gustare le nostre granite artigianali nel piccolo vicoletto adiacente allestito appositamente per godersi una pausa in totale relax”. Inutile specificare che sono anch’esse di mandorla.
Cosi Dunci
Piazza dei Vespri, 12 – Favara (AG)
t. 328 0277982
Chiuso: martedì
Ferie: a gennaio
Carte di credito: tutte tranne Diners
Parcheggio: no