In contrada Santo Spirito sul versante Nord del vulcano, quella di Palmento Costanzo è una delle realtà vitivinicole tra le più giovani, belle e dinamiche degli ultimi anni sull’Etna. C’è una famiglia con un progetto chiaro che parte da quel luogo denso di storia, come testimonia un antico palmento oggi ristrutturato, ma ci sono anche visione e futuro. La storia di Palmento Costanzo, una storia di vini di qualità, oggi è portata avanti e raccontata da un duo fortissimo e tutto al femminile, composto da una mamma, Valeria e da sua figlia, Serena, oggi enologo e sempre più parte integrante dell’azienda. Serena racconta in prima persona la sua passione nel corso della masterclass al Taormina Gourmet, condotta da Daniele Cernilli (alias DoctorWine) e dedicata alla cantina, ai suoi vini e al terroir. “I miei genitori hanno sempre avuto la passione per il vino e me l’hanno trasmessa – dice la giovane produttrice – e io adesso porto avanti i miei sogni e il desiderio di scoprire di più la terra vulcanica, i suoli e ogni singola parcella del nostro vigneto”.
Focus quindi su ricerca e studio del terroir che per Palmento Costanzo è un punto di forza. “Un altro progetto a cui mi sto dedicando riguarda il tema del cambiamento climatico. Quest’anno abbiamo anticipato un po’ la vendemmia. Da qui la curiosità di avviare uno studio sulle tecniche migliori da adattare al cambiamento del clima”. E aggiunge: “Crediamo molto nelle varietà autoctone. A volte ci siamo chiesti se fosse giusto provare ad esplorare altri vitigni internazionali, ma alla fine prevale la voglia di andare sempre più a fondo sulla tradizione etnea”. L’azienda mette insieme tradizione, non a caso, e tecnologia enologica. I vigneti sono di una bellezza che mozza il fiato. La cantina è circondata da piante di alberello centenarie e pre-fillossera. Intorno resti di sciare a testimoniare quella presenza sempre viva, che non ha bisogno di molte parole per trasferire emozioni. Basterebbe essere lì, passeggiare tra i filari e osservare la vetta, a volte fumante, del vulcano. Palmento Costanzo conserva e tutela un patrimonio agricolo unico e quella passione da viticultori tornati a fare vino con rispetto e devozione.
L’azienda sul versante Nord del vulcano si estende per circa 18 ettari, 15 vitati, distribuiti nel tre versanti, a nord in contrada Santo Spirito e in contrada Bracaseggi, Zottorinoto, Feudo di Mezzo; ad est a Milo (2 ettari circa), e a sud ovest in Contrada Cavaliere a Santa Maria di Licodia. La cantina produce circa 120.000 bottiglie.