La verticale di Grillo che non ti aspetti: a Tg on tour anche un campione di vasca del 1998

Il Grillo è probabilmente il vino più di tendenza in Sicilia. Nel 2023 il Grillo ha registrato un vero e proprio boom: un aumento del 20% a volume, del 19% a valore e del 15% nei quantitativi confezionati rispetto all’anno precedente con circa 24 milioni di bottiglie. Un focus insolito è stato affrontato nella seconda giornata di Taormina Gourmet on tour in corso a Palermo, con la degustazione di cinque vini Grillo non ancora in commercio con annate che partono dal 1998 fino al 2024, tutte ancora in vasca, grazie a una sperimentazione interessantissima avviata dall’enologo e patron dell’azienda Giacomo Ansaldi. “È necessario costruire il vertice della piramide per valorizzare il territorio – ha affermato – Gli studi molecolari sul Dna hanno dimostrato che è frutto dell’incrocio nel 1874 tra Catarratto bianco e Zibibbo da parte dell’agronomo ed ampelografo barone Antonio Mendola (1827-1908) di Favara (AG). L’idea di Mendola era quella di dar vita ad un nuovo vitigno che si adattasse perfettamente alla vinificazione dando al Marsala una componente aromatica maggiore”.

Grillo base spumante 2024
Grillo in purezza. Giallo verdolino. Note di susina e uva spina. Fresco e piacevole.

Grillo 2024
Grillo in purezza. Giallo verdolino. Note di sambuco, mela verde e pera. Fresco e sapido.

Grillo 2018
Grillo in purezza. Giallo intenso. Al naso è complesso, note fruttate, speziate e floreali, poi erbacee con salvia e rosmarino. Sapidità e acidità sono ben equilibrate.

Grillo 2012
Grillo in purezza. Giallo dorato. Al naso note di mandarino tardivo, idrocarburi e vaniglia. Complesso ed elegante. In bocca è molto piacevole.

Grillo 2006
Grillo in purezza. Dorato intenso. Al naso note di origano, miele e susina caramellata e idrocarburo. Al palato sono evidenti le note fumè.

Grillo 1998
Grillo in purezza. Colore ambrato. Note floreali, miele, pietra focaia, melone caramellato e sul finale agrumate. In bocca ha una lunga persistenza.