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Benvenuto Brunello 2024, ecco i nostri migliori assaggi dell’annata 2020

27 Novembre 2024
Immagini da Benvenuto Brunello 2024 Immagini da Benvenuto Brunello 2024

“La 2020 è sicuramente più buona della 2019, fosse null’altro che le bottiglie del 2019 sono già state tutte vendute”. Con queste parole Fabrizio Bindocci, mostrando l’esperienza di chi siede alla presidenza di uno dei più importanti consorzi del vino, quello del Brunello di Montalcino, sembra confermare l’inarrestabile crescita di uno dei vini italiani più venduti all’estero, che chiude i primi nove mesi del 2024 con un più 5 per cento in crescita di volumi e un più 1 per cento di valore. In un contesto generale di contrazione delle vendite del vino italiano nel mondo, una bottiglia su tre negli States venduta oltre i 50 dollari è di Montalcino. Sembra allora che, oltre a un presente già roseo, il futuro del Brunello di Montalcino sia già coperto da una buona stella. “Segno e sintomo dell’assoluta qualità del nostro vino” continua Bindocci, cosa effettivamente riscontrata anche quest’anno durante la trentatreesima edizione di Benvenuto Brunello, la consueta en primeur riservata alla stampa di settore e dedicata all’annata 2020 del Brunello di Montalcino e alle riserve 2019, tutti vini che vedranno, poi, la loro uscita sul mercato non prima di gennaio 2025.

Le oltre 500 etichette delle 126 cantine presenti non fanno, infatti, che confermare l’indiscutibile peculiarità di quel clone di Sangiovese che in queste colline dai tratti dolci e dal clima temperato sembra staccarsi dal resto dei suoi cugini toscani, assumendo sembianze diverse in vini possenti, austeri, ricchi di frutto, ma al contempo aggraziati nelle cifre stilistiche dei produttori, oggi connotate sempre più da eleganza e verticalità. In questa edizione, poi, la piastrella celebrativa che ogni anno viene apposta nella piazza centrale del paese a ricordo delle annate del Brunello è stata omaggiata da uno dei più grandi maestri del cinema italiano come Ferzan Ozpetek. “Blue note” è stata intitolata ed è un quadro dipinto dal regista nel 1982, epoca in cui si manteneva da solo agli studi a Roma. L’annata entrerà negli archivi storici anche perché è la prima che introduce il nuovo sistema di valutazione dei millesimi, fino all’anno ultima espresso con un numero di stelle e da quest’anno, invece, sostituito con una valutazione affidata a un team di otto Master of Wine, tra cui gli italiani Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi che hanno sentenziato per l’annata 2020 “una notevole enfasi su espressioni di frutto maturo e complessa nella maggior parte dei campioni, spesso stratificati con sfumature floreali. Il piacevole equilibrio tra intensità fruttata e struttura suggerisce che questi vini non solo sono espressivi ora, ma mostrano anche potenziale per un ulteriore sviluppo”.

Certo, da un punto di vista climatico non è stata l’annata che tutti i vignaioli avrebbero voluto, con calure al di sopra dei massimi desiderati nei mesi decisivi di luglio e agosto e millimetri di pioggia intensi nei primi giorni autunnali, ma è in questo che l’esperienza e la sensibilità del produttore ha fatto poi la differenza, a partire dal momento della raccolta fino a decidere se mettere in bottiglia o meno anche Brunello da singola vigna o tutelare invece la produzione principe che dovrebbe essere riservata, sempre e in ogni caso, al Brunello di Montalcino “annata” (forse questa per noi la scelta più saggia in molti casi). Ne sono venuti fuori assaggi di vini che, se da un lato appaiono più pronti rispetto ai 2019, dall’altro confermano l’assoluta aderenza al territorio e all’andamento climatico, senza dimenticare i richiami di un mercato alla continua ricerca di vini più leggeri ed equilibrati. Per quanto riguarda i Brunello di Montalcino Riserva 2019, abbiamo trovato diversi vini davvero buoni con alcuni tratti di austerità, viva freschezza e tannini ben presenti, tutti elementi tipici di una fase giovanile, che però, nello stesso tempo, fanno pensare a potenzialità evolutive interessanti. (Ha collaborato Federico Latteri)

I NOSTRI ASSAGGI

Brunello di Montalcino 2020

Canalicchio di Sopra – Vigna la Casaccia
Un frutto rosso cesellato e fine che ricorda la ciliegia e la fragola si concede in una grande profondità olfattiva tra sentori boschivi e di agrume rosso, mentre un sorso calibrato ritma iniziando con una morbidezza concessa al palato con un misto tra avvolgenza e potenza, per poi concedersi in un gran finale lungo e piacevolmente sapido.

Fattoi
La tipicità è la sua dote principale. Riconoscibile fra molti, unico, con quella verve giocata tutta sul brio e leggerezza olfattiva. Così la frutta rossa vivace e intensa precede un assaggio che si regge su una sorta di gioco tra freschezza e sapidità.

La Magia
Non meno riconoscibile è altrettanto questo calice, puro Montalcino dove al frutto rosso si contempera un po’ di calore dovuto all’annata, ma ben alleggerito grazie a richiami mentolati che rendono dinamico tanto l’olfatto quanto una beva supportata da una trama tannica in divenire su una buona dose di freschezza.

Le Ragnaie – Vecchie Vigne
Stenta a concedersi al naso, in una ritrosia intrigante fatta di austerità, sbuffi agrumati e poi di note violacee. Al palato mostra la sua magistrale fattezza qualitativa tra potenza, incisività tannica e lunghissima persistenza.

Mastrojanni
E’ limpido e chiaro in un calice impregnato di sentori fruttati con echi floreali. Ritroviamo poi quella stessa leggibilità in un sorso che mostra il calore di un’annata, ben gestito nel finale tra precisione tannica ed equilibrio gustativo.

Pietroso
Un Brunello puro con una luminosa aurea si mineralità a sostenere l’armonia avvincente delle visciole e delle fragole che esplodono nel palato in una trama tannica calibrata al millimetro, mentre il sorso si fa avvincente, complesso e godurioso al punto che non c’è uno spazio della bocca che non sia soddisfatto. standing ovation

Podere le Ripi – Amore e Magia
Note di viola e di rosa rossa, poi di fragole e agrumi caratterizzano un bouquet intenso. Pulsante il palato nel quale la presenza alcolica viene attenuata dallo slancio sapido, fresco e molto ben definito nel finale.

Poggio di Sotto
Profilo autunnale, tra fiori rossi, note di rovo, un tocco agrumato e infine la palpitante vivacità della frutta rossa polposa. Il tutto in un’affilata tensione sapida che appaga un palato dalla tessitura precisa, mentre una rifinita stola tannica traghetta il sorso in un lunghissimo finale. standing ovation

Salvioni-La Cerbaiola
La classicità. Tanto confortante quanto magistrale. Tra piccoli frutti rossi, accenni selvatici e poi ematici, ogni profumo è gestito per cedere posto all’altro in un tripudio profondo ed equilibrato. Seue un sorso che si ammorbidisce, regalando distensione e potenza gustativa in una struttura tannica che sottostà a una beva appagante e vibrante di energia. standing ovation

Sanlorenzo
Vesti floreli affiancate da note goudron regalano una piacevole verve olfattiva che trova continuità al palato in una grande finezza intrisa si tensione agrumata e di intensa sapidità nel finale.

Brunello di Montalcino Riserva 2019

Col Di Lamo
Naso dominato da sentori ematici, fra i quali emergono la frutta rossa e una sottile nota floreale molto fresca che si associa ad una tenue sfumatura vegetale. Un’ottima acidità anima un sorso dove la frutta assume toni più scuri con la prugna protagonista al retronaso. Lungo e sapido il finale.

Cupano
E’ la precisione a caratterizzare l’olfatto con profumi di frutta matura come prugna e visciola che si mostrano intensi e ben delineati. Al palato rivela subito il suo carattere perentorio attraverso un’enerrgica freschezza costantemente presente, una gusto animato da una ricca presenza di frutto, tannini di qualità e notevole persistenza. Già grande, con il tempo lo sarà ancora di più. standing ovation

Fattoi
Esprime vivacità attraverso una perfetta integrità del frutto, note di arancia rossa, sentori di mirto e rosmarino e infine una tenue balsamicità che dona freschezza. Pieno, ben strutturato e rifinito nei tannini, fitti e levigati, è dritto, salino e molto lungo. Vibrante e consistente. standing ovation

Mastrojanni – Vigna Schiena d’Asino
Un profilo dai toni scuri che gioca tra una parte ematica e leggere note di caffè è il preludio ad un sorso caldo e avvolgente, dotato di tannini compatti, ma anche di ottima acidità e di una sapidità particolarmente evidente in chiusura.

Mocali – Vigna delle Raunate
Frutti scuri, mirto, arancia rossa e spezie dolci costituiscono un bouquet che si distingue per ricchezza e armonia. Vivo nell’acidità e consistente nei tannini, presenta una leggera nota alcolica che si percepisce in termini di morbidezza e calore, non risultando, però, eccessiva in alcun modo.

Poggio di Sotto
C’è eleganza nei sentori floreali, mirabilmente combinati ai profumi di frutta, tè nero, tabacco e infine una nota che ricorda l’odore della terra appena smossa. In bocca incide sia con l’acidità che con i tannini fittissimi, regalando un sorso di impeccabile tessitura, preciso e ricco di energia. Lunghissimo e sapido il finale. Personalità e prospettive. standing ovation