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Vino della settimana

Susumaniello 2022 di cantina Varvaglione 1921

22 Novembre 2024
Varvaglione 1921 - Etichetta del Susumaniello 2022 Varvaglione 1921 - Etichetta del Susumaniello 2022

Una storia lunga più di un secolo, un legame inscindibile con il territorio, rispetto per la tradizione e filosofia aziendale molto chiara: Varvaglione 1921 è tutto questo. Un nome che non indica solamente un’azienda vitivinicola tra le più importanti della Puglia, ma racchiude in sé anche tanti valori. Oggi alla guida c’è Cosimo Varvaglione con la collaborazione della moglie Maria Teresa e dei figli Marzia, Angelo e Francesca, quarta generazione di una famiglia che gestisce da sempre le varie attività della cantina. La sede si trova a Leporano, comune salentino alle porte di Taranto, situato nel cuore dell’area di produzione del Primitivo di Manduria. I vigneti si estendono complessivamente per 550 ettari, di cui 150 di proprietà e il resto gestiti da viticoltori con cui c’è una collaborazione ultratrentennale.

Per quanto riguarda le varietà coltivate, si punta su quelle autoctone, più qualche inserimento di vitigni internazionali come Chardonnay e Sauvignon Blanc. Oltre al Primitivo, l’uva più importante del territorio, nei vigneti troviamo Negroamaro, Malvasia Nera, Susumaniello, Aglianico,Verdeca, Falanghina, Malvasia Bianca e Fiano. Varvaglione ha sviluppato tecnologie all’avanguardia nel rispetto delle tradizioni e della sostenibilità ambientale. E’ costante la collaborazione con diverse università italiane per lo sviluppo di pratiche agronomiche che consentano di curare al meglio i vigneti e sistemi di lavorazione che tengano conto di principi etici. In questo modo si mira ad offrire la massima qualità, guardando al futuro e quindi alla tutela della natura e di valori importanti per i lavoratori del comparto vitivinicolo e per i consumatori. Ogni anno vengono prodotte circa 5 milioni di bottiglie, vendute poi in una settantina di Paesi del mondo.

Vasta la gamma di etichette con diverse linee come quelle di punta, la Papale e la Family Collection, la più giovane e immediata 12 e Mezzo, la Terra e quelle dei vini classici. Abbiamo degustato il Susumaniello 2022, un rosso ottenuto da un vitigno autoctono che, scampato al rischio di estinzione, oggi è sempre più apprezzato sia in Italia che all’estero. Fa parte della collezione “Terra”, composta da vini da vitigni autoctoni in purezza. Le uve, per l’appunto Susumaniello, provengono da vigneti situati nella provincia di Taranto. Basse le rese che si attestano sui 40-50 quintali per ettaro. La vinificazione prevede diraspatura, breve macerazione pre-fermentativa a 12-14 gradi centigradi e poi 15-20 giorni di fermentazione ad una temperatura che viene mantenuta tra 24 e 26 gradi. Dopo la malolattica, il vino matura in botte grande per 6 mesi.

Versato nel calice, il Susumaniello 2022 si fa subito apprezzare per il suo colore rosso rubino carico. E’ intenso all’olfatto, dominato da profumi di frutta rossa matura che appaiono contornati da un ventaglio di spezie come vaniglia, chiodo di garofano e pepe bianco, poi una nota di tabacco dolce e infine un cenno di erbe aromatiche dal timbro leggermente balsamico. Al palato è pieno, rotondo, avvolgente e strutturato, con un gusto dai toni prevalentemente dolci che vede la vaniglia accompagnare il frutto e poi tornare al retronaso. Morbidi i tannini che completano un sorso equilibrato e persistente. Ricco, solare, ma senza eccessi, si presta a diversi abbinamenti. Vi consigliamo di berlo con i primi piatti saporiti come la pasta al ragù, oppure con carni di vario genere alla griglia, maiale al forno o formaggi a media e lunga stagionatura.

Rubrica a cura di Salvo Giusino

Varvaglione 1921
Contrada Santa Lucia
Leporano (Ta)
T. 099 5315370
web@varvaglione.com
www.varvaglione.com