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L'allarme

Miele, un barattolo su dieci arriva dalla Cina

06 Ottobre 2011
miele miele

Tornano le api nelle campagne siciliane e si spera dunque in un incremento della produzione di miele.

Un  prodotto sul quale sia il presidente che il direttore della Coldiretti siciliana, rispettivamente Alessandro Chiarelli e Giuseppe Campione, chiedono la massima attenzione da parte dei consumatori. “Il miele non può costare due euro al chilo. Bisogna diffidare di chi propina ai consumatori  prodotti a bassissimo costo che arrivano da chissà dove. – affermano – Il ritorno delle api nelle nostre campagne rappresenta una grande risorsa per tutto il comparto che però soffre la concorrenza del prodotto che arriva da fuori”.

Risulta infatti che “un barattolo di miele su dieci arriva dalla Cina dove nel corso di quest’anno, secondo i dati Istat, sono triplicate le esportazioni. Non dimentichiamo che molti antibiotici e altre sostanze chimiche da noi vietate sono invece autorizzate in altre parti del mondo”. Per acquistare miele italiano – continuano Chiarelli e Campione – è bene verificare sempre l’etichettatura. La parola Italia deve essere obbligatoriamente presente sulle confezioni di miele raccolto interamente sul territorio nazionale mentre nel caso in cui il miele provenga da più Paesi dell’Unione Europea, l’etichetta deve riportare l’indicazione miscela di mieli originari della CE.

Se invece proviene da Paesi extracomunitari deve esserci la scritta miscela di mieli non originari della CE, mentre se si tratta di un mix va scritto miscela di mieli originari e non originari della CE. Pappa reale, prodotti dolciari a base di miele – sottolineano ancora i vertici della Coldiretti – costituiscono un paniere di offerte della Sicilia, da Zafferana a Ragusa aCaltanissetta. La trasformazione e i benefici di questo prodotto importante per l’alimentazione sono riconosciuti da sempre”.