Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
Il personaggio

Dai binari e treni al pane e lievitati: “Lascio il mio lavoro e apro il mio panificio”

13 Novembre 2024
Antonio Palana Antonio Palana

Per vent’anni ha lavorato nel mondo delle ferrovie occupandosi di manutenzione degli impianti di sicurezza per Rfi e, nel tempo libero, la sua mente e le sue mani spaziavano tra lievitazioni e fermentazioni, facendo crescere sempre più la sua passione per l’arte bianca. Di giorno il lavoro tra i binari e la sera a casa a provare impasti e forme fino a notte fonda, fino a quando l’amore per i lievitati è cresciuto a tal punto da non lasciare più spazio per altro. E così Antonio Palana, milazzese classe 1980, ferroviere per dovere e panificatore per passione, nel 2023 ha deciso di lasciare il lavoro e ha cominciato a cercare uno spazio che potesse accogliere il suo sogno e trasformarlo in una nuova realtà lavorativa: un panificio tutto suo.

“Sono sempre stato un appassionato di cucina – racconta – tanto da fare un corso per commis nel 2017. Poi ho approfondito il tema delle fermentazioni ed è stato amore. Sono entrato nel mondo del lievito madre, di fermenti e prefermenti ed è stato un percorso senza fine e senza ritorno – sorride – Poi ho conosciuto Davide Longoni (considerato uno dei maestri della panificazione moderna. Ha aperto il suo panificio a 30 anni, ndr) e altri che hanno avuto il coraggio di fare da adulti quello che avrei voluto fare anche io: mollare il lavoro ed aprire un panificio e questo mi ha fatto pensare che fosse una strada percorribile”. Trovare il coraggio di lasciare un posto di lavoro sicuro per inseguire la propria passione non è stato facile, ma a supportare Palana in questa impresa c’è la compagna e socia Michela Dirubbo, con un passato nella gestione di alcuni ristoranti a Milazzo. Insieme hanno trovato il luogo perfetto per ospitare il loro sogno e il prossimo 8 dicembre inaugureranno in corso dei Mille 42/43 a Milazzo, nel messinese, “Frangipane, forno e cucina”.

Il nome nasce in omaggio al bellissimo fiore della pomelia, pianta largamente diffusa in Sicilia, alla crema frangipane, una preparazione di base di pasticceria “ma anche e soprattutto – spiega Palana – lo abbiamo scelto perché frangipane vuol dire spezzare col pane e mi è sembrato emblematico della mia storia: cambiare vita per amore del pane. Ne faremo complessivamente una decina di tipi, a lunga fermentazione, con lievito madre. Tre tipologie saranno fisse e poi ci sarà uno special ogni giorno. Avremo la pizza in teglia in stile romano e focacce che da queste parti mancano. Inoltre ci sarà spazio per piatti veloci da consumare sul posto, da accompagnare con birre acide o vini naturali. E poi i panettoni, altra mia grande passione”. E lancia una provocazione: “È nato prima il maritozzo romano o il nostro viennese? Noi lo proporremo in versione dolce e anche salata, recuperando un’antica tradizione che si sta perdendo alla quale daremo una veste nuova sempre muovendoci intorno ai concetti che per me sono fondamentali: pane, impresa e territorio”.