Coinvolta anche Milano nei festeggiamenti per la ricorrenza del 60° anniversario della fondazione di Jacquart da parte di una trentina di vigneron-artigiani pronti a condividere il loro talento e i loro eccezionali vigneti per produrre grandi vini. Scommessa vinta, perché Champagne Jacquard è fra le Maison famose (presente in 40 Paesi) ed anche una di quelle aziende impegnate a valorizzare il proprio territorio tanta da avere fatto nascere il concetto di Mosaique, visto è costituita da un mosaico di cru, di terroir e di talenti, è stato sottolineato nel corso della degustazione voluta da Giuseppe Tamburi, fondatore di Rinaldi 1957 di Bologna che è l’importatore per l’Italia, affidando la regia dell’evento a Valentina Ursic, direttore marketing dell’azienda bolognese. Mentre Thibault Darodes de Tailly che di Jacquard è una sorta di direttore generale, ha presentato l’azienda, lasciando poi spazio al brand ambassador Gonzalo Barbosa che nella splendida cornice di Chateau Monfort, uno dei luxury hotel della catena Planetaria, ha guidato la degustazione degli Champagne prodotti da un’azienda che ha sfidato i canoni tradizionali in modo creativo, invitando a brindare ai piccoli successi quotidiani e non solo nelle occasioni speciali.
Jacquart oggi copre 300 ettari distribuiti su più di 60 cru in tutte le aree della Champagne: con questa varietà di parcelle è in grado di garantire il carattere distintivo del re dei vini. D’altronde Jacquart rappresenta un approccio rilassato al lusso lontano dall’apparenza e dallo status symbol, anche perché “la filosofia della maison è quella di celebrare ogni piccolo momento della vita con una nota di gioia e leggerezza, trasformando l’ordinario in straordinario” spiega l’enologa Joëlle Weiss. Che, nello stesso tempo ne approfitta per definire “un addictive champagne” il Mono Cru Ay 2018 Blanc de Noirs, un’espressione raffinata e complessa del terroir di Ay, frutto di una vendemmia perfetta, senza complessità, con ottima maturazione delle uve. Eccezionalmente è un pinot noir in purezza che è stato scelto proprio per la sua complessità come prodotto leader e presentato in anteprima a Milano. Il punto di forza dell’azienda però è lo Chardonnay per la sua freschezza, finezza e capacità d’invecchiamento che con un dosaggio leggero e un processo di vinificazione preciso e innovativo, alla degustazione porta uno stile diretto, arioso e fine. Per scelta, Champagne Jacquart viene affinato solo in acciaio inox senza passaggi in legno per esaltare le caratteristiche varietale dell’uva e di ogni singola parcella, con vinificazioni separate per valorizzare ancora di più freschezza e vivacità. Nei vigneti, poi, sono stati messi in atto una serie di iniziative di coltivazione di tipo ecologico che esclude l’uso di insetticidi nel rispetto della biodiversità. L’obiettivo è quello di ottenere la certificazione ambientale (ISO 14001) per tutti i siti di produzione e che la stessa certificazione venga estesa all’intero vigneto.
Dal 1999 Champagne Jacquart è stata ulteriormente rafforzata dal suo trasferimento nel magnifico Hôtel de Brimont, a Reims, che ogni anno ospita le opere di un artista. E dalla collaborazione con la Cattedra di Economia Sociale e Solidale (Ess) dell’Università di Reims, per supportare iniziative, questioni sociali e ambientali, iniziata nel 2020. Mentre nel nostro Paese ne è compagno di viaggio Rinaldi 1957 capitanata da Giuseppe Tamburi, imprenditore che ha trasformato la passione per i distillati e i vini in una sorte di missione nel portare nelle mani di ogni bartender gli spirits più raffinati e i vini che raccontano storie indimenticabili.