Cinquecento ettari a Lamezia Terme, nel catanzarese, nei quali si susseguono produzioni vitivinicole, zootecniche, olivicole e agrumarie. Dal 1700 la famiglia Statti intreccia la sua storia agricola con quella della Calabria, custodendo vitigni autoctoni, olivi centenari e allevando bovini. A gestire l’azienda oggi sono i fratelli Alberto e Antonio, che hanno scelto di capitalizzare il legame profondo con la storia e la tradizione del territorio puntando lo sguardo verso il futuro e l’innovazione: Una realtà moderna dai ritmi antichi, come recita il sito internet aziendale. “Negli ultimi 12 anni abbiamo trasformato totalmente la parte energetica – racconta Antonio – con l’idea di creare una economia circolare. Così abbiamo realizzato un impianto di biogas che alimentiamo con gli scarti organici dei nostri animali che ci permettono di produrre energia elettrica”. Ma questo è solo un esempio della loro lungimiranza. Negli ultimi venti anni, infatti, i fratelli Statti si sono impegnati anche a rivedere decisioni importanti legate all’allevamento dei bovini – si producono dai 150 ai 180 quintali di latte al giorno – e del vigneto, curando le scelte di allevamento della vite e vendemmia. I vigneti si estendono per circa 100 ettari a ridosso della collina, gli impianti sono a spalliera e la tecnica di allevamento è quella del cordone speronato, con rese per ettaro volutamente non elevate. Le referenze dell’azienda sono una decina con una forbice di produzione che oscilla tra le 500 e le 700 mila bottiglie, vendute sul mercato nazionale ed esportate in Europa, America, Inghilterra, Canada, Australia e da poco “stiamo iniziando a pensare anche ai mercati asiatici”.
I vitigni autoctoni – Gaglioppo, Mantonico, Greco bianco, Greco nero – qui sono i padroni di casa da promuovere e valorizzare e c’è in progetto “la realizzazione di un bianco da varietà autoctone con fermentazione e affinamento in anfora”, afferma Antonio Statti. Bella la moderna ed efficiente barricaia sotterranea con botti e barrique che ospitano selezioni vendemmiali in affinamento. Promotore instancabile delle bellezze naturalistiche e gastronomiche della sua regione, Antonio Statti è convinto che “sia il momento giusto per il brand Calabria, a patto che tutti, politici ed imprenditori, siano pronti a rispondere in base alle proprie competenze. Noi ce la mettiamo tutta per promuovere la regione e notiamo che nei confronti della Calabria c’è un crescendo di entusiasmo e curiosità”. In azienda si punta molto anche sul turismo enogastronomico, soprattutto estero, con due persone dedicate all’incoming e tra i prossimi progetti “c’è la realizzazione di un relais con dieci camere nella vecchia casa degli agricoltori che fa parte della tenuta”. Molto curato e ricco di referenze non solo aziendali ma del territorio, l’Emporium, nel quale è possibile scegliere tra una selezione di prodotti d’eccellenza locali. La Calabria innanzitutto.