Tutti ad Imola, questo fine settimana, per fare un viaggio davvero affascinante attraverso le tradizioni culinarie a partire dall’importanza storica e culturale dell’olio d’oliva. Questo è Baccanale, rassegna sulla cultura dell’olio che dal 19 ottobre al 10 novembre animerà la città con eventi davvero coinvolgenti. Già il primo appuntamento, il 19 ottobre, nel Teatro Ebe Stignani, è una chicca imperdibile perché Massimo Montanari, Professore emerito di Storia dell’alimentazione all’Università di Bologna, terrà una lectio magistralis dal titolo “Condire, friggere, ungere: la millenaria epopea dell’olio tra gusto e bellezza”. Dopo aver seguito questo intervento si potrà anche affermare di conoscere molto della storia dell’olio, visto che sarà analizzato non solo come ingrediente centrale nelle tradizioni alimentari di diverse epoche e culture, ma anche come elemento rappresentativo di valori estetici e culturali. Montanari esplorerà la storia dell’olio attraverso secoli di cambiamenti e continuità, tracciandone l’importanza sia nel contesto alimentare che in quello simbolico. La sua riflessione abbraccia l’olio come prodotto indispensabile e trasversale, utilizzato nelle cucine più umili come nelle tavole aristocratiche, fino a diventare oggi emblema della dieta mediterranea e della cucina salutista.
Prima della lectio magistralis ci sarà la cerimonia di inaugurazione della manifestazione con la partecipazione del gruppo di amministratori della città che a Milano hanno presentato la manifestazione che quest’anno si svolgerà all’insegna di “Un filo d’olio” per raccontare Imola e il suo territorio attraverso uno dei suoi prodotti d’eccellenza; e, quindi, il sindaco di Imola Marco Panieri e gli assessori Giacomo Gambi e Pierangelo Raffini. Così, il sindaco Panieri ribadisce quanto già detto durante l’incontro milanese e cioè: “Siamo pronti a vivere un weekend indimenticabile, all’insegna del gusto e della cultura, grazie a Baccanale, con un programma ricco di appuntamenti culturali e culinari di altissimo livello. Questa prima fase del Baccanale non coinvolgerà solo le attività locali e i ristoranti con menù tematici, ma offrirà anche un ampio ventaglio di iniziative culturali”. E, rammenta che dopo Massimo Montanari ci sarà lo storico Alessandro Barbero con la sua capacità di rendere accessibili temi complessi attraverso saggi, romanzi storici e presenza in tv, con l’incontro dal titolo “Alimentazione e società nel Medioevo”, parlerà del cibo come fattore fondamentale nella costruzione delle società medievali. E, quindi, grazie e Montanari e Barbero, si potrà partecipare ad una sorta di esplorazione delle dinamiche sociali e politiche legate all’alimentazione, mostrando come il cibo non sia solo una necessità biologica, ma anche uno strumento di potere, distinzione sociale e identità culturale.
In programma a “Un filo d’olio” c’è l’Assemblea Nazionale dell’Olio – dal 25 al 27 ottobre – che rappresenta un evento di primaria importanza per il settore olivicolo italiano e mediterraneo in genere. Intanto per la ricorrenza del 30º anniversario della fondazione dell’Associazione Città dell’Olio e, poi, come ha già anticipato a Milano il presidente dell’Associazione, Michele Sonnessa, rappresenta “il momento più importante della vita associativa”, in quanto permette ai soci e ai rappresentanti delle Città dell’Olio di discutere i principali temi legati all’olivicoltura e al paesaggio. Quest’anno l’evento assume una dimensione speciale visto che punta a consolidare il ruolo dell’associazione nel cercare di frenare l’abbandono dei terreni olivicoli, nella promozione del turismo legato all’olio e nella creazione di vere e proprie “Comunità dell’Olio”. Questi obiettivi si intrecciano con l’ambizioso progetto della “Carta degli Oli”, un’iniziativa che mira a valorizzare l’olio extravergine di oliva nei ristoranti, incoraggiando un consumo consapevole e una buona connessione tra la tradizione culinaria e la cultura territoriale. Poi c’è quello che è ritenuto uno dei momenti più attesi, l’assegnazione del “Garganello d’Oro”, prestigioso riconoscimento che dal 2003 viene conferito a personalità o enti distintisi nella promozione della cultura del cibo. Quest’anno il premio sarà assegnato all’antropologo Marino Niola, allo chef stellato Alfonso Iaccarino e al presidente Lilt Francesco Schittulli, come riconoscimento del loro contributo alla diffusione della cultura dell’olio e del Made in Italy nel mondo. La giornata del 26 ottobre, invece, sarà dedicata alla parte pubblica dell’Assemblea delle Città dell’Olio con la firma di un Protocollo d’Intesa tra Città dell’Olio, Feder Cammini e Unpli (le Pro Loco), un passo importante per rafforzare le sinergie tra agricoltura, turismo e cultura. Nel pomeriggio, l’incontro del Consiglio di Re.Co.Med (Rete Città dell’Olio del Mediterraneo) e il convegno sulla “Carta degli Oli” offriranno ulteriori spunti di riflessione su come promuovere l’olio extravergine nei ristoranti e nelle aziende agricole, coinvolgendo operatori del settore e istituzioni. Infine, il 27 ottobre, la “Camminata tra gli ulivi”, un evento simbolico che coinvolge numerose città italiane e che ha l’obiettivo di rafforzare il legame tra il territorio, la natura e la tradizione olivicola. L’apertura ufficiale si svolge a Imola presso il Frantoio Valsanterno, sottolineando l’importanza della città come fulcro della promozione dell’olio e delle sue potenzialità turistiche.
Da evidenziare, inoltre, il ruolo di Slow Food all’interno del Baccanale 2024 perché, attraverso una serie di eventi mirati, esalta l’importanza delle pratiche agricole sostenibili, la valorizzazione del territorio e il recupero di antiche tradizioni olivicole. I contributi del sodalizio guideranno il pubblico in un viaggio alla scoperta della storia e delle caratteristiche uniche dell’olivicoltura in diverse regioni italiane, con particolare attenzione al patrimonio rurale e culturale che l’olio rappresenta. Tant’è che nell’incontro “Antichi Oliveti e una nuova idea di olio” (il 3 novembre), tra i protagonisti ci sarà Vincenzo Torelli dell’associazione “L’oro di Capri”, che illustrerà il progetto di recupero degli antichi oliveti dell’Isola; mentre Angelo Lo Conte di Slow Food Campania approfondirà il lavoro di valorizzazione identitaria legato alla tradizione rurale di Anacapri. Inoltre, Mauro Carboni presenterà il progetto “L’Olio del Ducato”, volto al rilancio dell’olivicoltura nel territorio di Parma e Piacenza, con l’intervento di Gianpaolo Bononi, produttore di olio extravergine biologico mentre Giovanni Bettini e Marika Zaganti si concentreranno sull’olivicoltura imolese, con particolare riferimento alla varietà Nostrana di Brisighella e al ruolo del Frantoio Valsanterno.