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La degustazione

Uno spaccato della Toscana Igt in 24 calici: la degustazione a Milano

27 Settembre 2024
Cesare Cecchi, Daniele Cernilli, Stefano Campitelli Cesare Cecchi, Daniele Cernilli, Stefano Campitelli

Solo in Toscana, probabilmente, c’erano i presupposti per poter creare una denominazione come Toscana Igt. Perché la miscela di circostanze e di valori che si riscontra nella realtà vitivinicola della produzione di vino in questa regione è molto particolare: significative, per esempio, le condizioni ambientali e le conoscenze acquisite in secoli di coltivazione della vite e di produzione di vino, che hanno consentito lo sviluppo di aziende e di imprenditori che possono esprimersi ai massimi livelli della vitivinicoltura mondiale. In questo ambiente molto attivo sono nati molti vini che fanno riferimento alla tradizione e altri, invece, alla innovazione e tutti hanno trovato il loro naturale inserimento all’interno del disciplinare del vino Toscana Igt. Una denominazione che dà la possibilità ai produttori di sviluppare nuovi e grandi prodotti e di cogliere opportunità – anche di collocazione sui mercati mondiali, non solo domestico che, probabilmente, non si sarebbero potuto adeguatamente sfruttare. Le ampie possibilità date dal disciplinare di produzione continuano a permettere di intraprendere strade nuove, che non possono essere trovate nelle singole realtà produttive della regione che sono territorialmente più limitate e hanno disciplinari che prevedono regole più stringenti che fanno riferimento, per loro natura, ad una precisa caratterizzazione dei vini.

Tant’è che il Consorzio Vino Toscana è molto impegnato a tutelare il nome geografico “Toscana” da contraffazioni, usi illeciti e usi impropri, avendo verificato, tramite opportuni monitoraggi, l’interesse a sfruttare tale nome da parte di tanti soggetti che operano a livello nazionale e internazionale. Per tutelare il nome geografico “Toscana” il Consorzio opera contro coloro che intendono registrare marchi che in qualche modo fanno riferimento a Toscana per le produzioni vitivinicole. L’immagine che conferisce la denominazione Toscana Igt è molto importante e, nello stesso tempo, riconosciuta a livello internazionale tant’è che la tutela del nome – visto l’uso o la registrazione di nomi che sicuramente tirano in inganno i consumatori – è molto importante ed assorbe energie anche in termini economici, ma è il primo impegno che il Consorzio Vino Toscana ha intrapreso per una corretta governance del vino Toscana Igt che occupa una superficie di 13.500 ettari, con 1.400 produttori imbottigliatori che producono 95.500.00 bottiglie (77% vini rossi, 18% bianchi, 5% rosati) per un valore di 495 milioni di euro, di cui il 69% frutto dell’export e il 31% di vendita sul mercato domestico.

Problematiche di tutela del marchio e importanza della denominazione Toscana Igt sono stati affrontati dal presidente e dal direttore del Consorzio, Cesare Cecchi e Stefano Campatelli e da Daniele Cernilli nel corso delle due masterclass che Doctor Wine ha condotte a Milano per l’evento Toscana igt, un territorio per un brand iconico”. 24 i vini degustati, tutti classificati Toscana igt. E, cioè:

  • Poneta igt Toscana bianco 2023 (Fattoria Vecchia Rocca)
  • I Coltri Igt Toscana Chardonnay bianco 2023 (Poderi Melini)
  • Ala Igt Toscana bianco 2023 (Agricola Ludus)
  • Mezzo Braccio igt Toscana bianco 2021 (Antinori)
  • Melandre Igt Toscana bianco 2018 (Podere La Casa Rossa)
  • Orofino Igt Toscana bianco 2015 (Rabitti)
  • La Furba Igt Toscana rosso 2022 (Tenuta Buon Tempo)
  • Sasso di Fata Igt Toscana rosso 2021 (Tenuta Licinia)
  • Vallepicciola igt Toscana rosso 2021 (Vallepicciola)
  • Celestino Igt Toscana rosso 2021 (Celestino Pecci)
  • Mike Igt Toscana rosso 2020 (Tamburini)
  • Estatura Igt Toscana rosso 2019 (Barone Pizzini Tenuta Ghiaccioforte)
  • Camboi Toscana rosso 2019 (Castello di Meleto)
  • Poderuccio Igt Toscana rosso 2019 (Camigliano)
  • Il Blu Igt Toscana rosso 2021 (Brancaia)
  • Alleanza Igt Toscana rosso 2021 (Castello di Gabbiano)
  • Villa L’Olmo Igt Toscana rosso 2021 (Diadema)
  • Poco per Pochi Igt Toscana 2021 (Cantina Vignaioli del Morellino di Scansano)
  • Balze rosse Igt Toscana rosso 2019 (I Balzini)
  • Campo all’Albero igt Toscana rosso 2020 (La Sala del Torriano)
  • Cabernet franc di Vignamaggio igt Toscana 2020 (Vignamaggio)
  • Roccato igt Toscana rosso 2020 (Rocca delle Macie)
  • Cerviolo Igt Toscana rosso 2019 (San Fabiano a Calcinaia)
  • Sancta Catharina Igt Toscana rosso 2018 (Dei).

Uno spaccato della produzione del vino Toscana Igt (presenti quasi tutti i vitigni coltivati nella regione tra autoctoni, internazionali e quelli in fase di sperimentazione) che, praticamente, a Milano anticipa la presentazione della “Guida Essenziale ai vini d’Italia 2025” (sabato 28 settembre, alle ore 10, con annessa cerimonia di premiazione dei vini che hanno conquistato i punteggi più alti) e la degustazione dei migliori vini italiani selezionati da Doctor Wine fra la produzione di oltre 200 aziende vinicole sparse in tutta Italia. Sia la presentazione della Guida che la degustazione (sabato 28 e domenica 29, ore 14:30-19:30) avverrà presso l’Hotel Principe di Piemonte (Piazza della Repubblica 17, Milano).