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La degustazione

Vecchia Romagna presenta il “progetto ristoranti” e le due nuove riserve

20 Settembre 2024
La degustazione delle due nuove riserve di Vecchia Romagna La degustazione delle due nuove riserve di Vecchia Romagna

Con i suoi 200 anni di storia, Vecchia Romagna è il brandy nato in Italia più venduto al mondo. Però, dargli una più decisa dignità non sarebbe male; come pure guardare di più ai consumi fuori casa. Questo, a quanto pare, si sarebbero detto la proprietà (Gruppo Montenegro dal 1999) e il management di quella che era la famosa Buton, dal nome del fondatore, Jean Buton, maestro distillatore francese che lasciò la sua terra nel 1820, per trasferirsi a Bologna dove intuisce che ci sono le uve adatte per la distillazione e fonda la prima distilleria e vapore italiana. Considerazioni giuste, di cui se ne fa portavoce Daniele De Angelis che del Gruppo Montenegro è head of marketing core brands, nell’incontro organizzato a Milano, presso l’hub di Identità Golose, per presentare il Progetto Ristoranti finalizzato proprio ad incrementare i consumi fuori casa di Vecchia Romagna, visto che sono in crescita, grazie anche al traino dei ristoranti di fascia alta. Così il Progetto Ristoranti nascono due riserve, Riserva Tre Botti e Riserva 18, presentate a Milano, contestualmente con il progetto che coinvolgerà oltre 30 ristoranti di tutta Italia dove sono previsti veri e propri eventi dedicati agli amanti del gusto. Ogni appuntamento infatti vedrà alternarsi, nel corso di esclusive cene esperienziali, abbinamenti gastronomici d’autore accompagnati da degustazioni guidate dal master blender Antonio Zattoni. Spiega Daniele De Angelis: “Oggi i consumatori ricercano sempre di più esperienze di gusto nel fuori casa e puntare sulla ristorazione si sta rivelando per il brand una scelta vincente. Con il Progetto Ristoranti per la prima volta Vecchia Romagna guarda a questo segmento con l’obiettivo di far scoprire, attraverso un vero e proprio viaggio sensoriale, l’eccellenza delle due Riserve di Vecchia Romagna e la loro capacità di abbinarsi perfettamente alle creazioni di chef rinomati”.

C’è da dire che quello tra italiani e ristoranti è un binomio indissolubile che batte crisi e inflazione: i consumi fuori casa lo scorso anno si sono attestati sui 92 miliardi di euro (contro gli 83,5 miliardi del 2022) con una crescita significativa per i ristoranti di fascia alta (+12%). Tra i fattori che guidano la tendenza positiva per la ristorazione c’è proprio la premiumizzazione, sostenuta da una crescente ricerca da parte dei consumatori della qualità e di esperienze uniche. In pratica il mondo della ristorazione a cui guarda Vecchia Romagna con il Progetto Ristoranti. Protagoniste di questo progetto sono Vecchia Romagna Riserva Tre Botti e Vecchia Romagna Riserva 18.

LA DEGUSTAZIONE

Vecchia Romagna Riserva Tre Botti
Brandy frutto della competenza e dell’estro creativo di Vecchia Romagna che ha creato un elegante blend di pregiati distillati invecchiati in tre botti differenti (grandi botti in rovere di Slavonia, barrique in rovere francese, tonneaux di vino rosso italiano), dal gusto ricco ed intenso.
Colore ambrato. Profumo fruttato, in particolare nocciola, completato da aromi più dolci come cannella e frutta tropicale. In bocca è rotondo, morbido ed equilibrato grazie all’unione delle note legnose di rovere e nocciola tostata e quelle dolci e fruttate di vaniglia, uva passa, frutta tropicale e sentori di cannella e chiodi di garofano. L’utilizzo più esclusivo di questo brandy è liscio e come ingrediente per i grandi classici della miscelazione.

Vecchia Romagna Riserva 18
Lo slogan è 18 anni di pura emozione. Infatti, la ricchezza e l’intensità di questo brandy derivano dall’eccezionale blend di grandi distillati invecchiati 18 anni in barrique di rovere francese e affinato in botti che hanno ospitato il vino Amarone della Valpolicella. Luminoso e brillante, un caldissimo ambra con riflessi di mogano e dorati. Il profumo va dalle note speziate e di foglie di tabacco che si legano a quelle eteree della frutta secca disidratata e ai sentori di mallo di noce e fico. La materia prima, cioè il vino, si esprime nelle note di sherry, porto e marsala. Un brandy morbido, intenso, persistente, con la frutta candita che si fonde con quella sotto spirito e con le note di caffè, foglie di noce e tabacco. L’affinamento in botti di Amarone della Valpolicella dona un tocco tannico e vinoso che rinforza struttura ed equilibrio del distillato.
Un brandy ideale liscio per degustare al meglio la complessità delle sue note e le sue proprietà organolettiche.

A questo punto non ci resta che sottolineare che Vecchia Romagna  coniuga il saper fare italiano nel mondo dei distillati con il valore del tempo e la capacità di far vivere intense emozioni. Frutto, ovviamente, della maestria maturata in oltre 200 anni di storia. L’iconico brandy nato in Italia più venduto al mondo è presente sul mercato che le due citate referenze, affiancate da alle tre referenze che sono Riserva Anniversario, Etichetta Nera e Classica. “Tutti i nostri brandy – dice Zattoni – sono frutto del tradizionale Metodo Vecchia Romagna, che si compone di tre passaggi fondamentali: la combinazione di acquaviti ottenute con metodo continuo “a colonna” e discontinuo “charentais”, l’invecchiamento nelle storiche cantine di Bologna e infine il blending di brandy invecchiati provenienti da differenti botti.