Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
La degustazione

I 60 anni di Livon: “Noi siamo il Collio”

18 Settembre 2024
La famiglia Livon festeggia i 60 anni dell'azienda La famiglia Livon festeggia i 60 anni dell'azienda

Quando si parla della viticoltura friulana, e di quella del Collio in particolare, non possiamo fare a meno di parlare anche di tradizione, famiglia, terra e lavoro senza trascurare l’innovazione. Ed è quello che abbiamo trovato nel partecipare ai festeggiamenti dei 60 anni di una delle storiche aziende di questo territorio, Livon di Dolegnano. Il leitmotiv sicuramente è stata la famiglia, in un’atmosfera classica Furlan, si sono celebrate le generazioni di questa famiglia a cominciare dal pioniere Dorino che nel 1964 in un momento storico in cui alla vita rurale veniva sempre di più preferito il fenomeno urbano, in controtendenza, decise di investire in agricoltura, passando allora per un pazzo. Le cose nel corso degli anni gli hanno dato pienamente ragione, forse al di la delle più rosee aspettative, grazie anche alla passione che passò ai figli Valneo e Tonino, che a loro volta hanno trasmesso ai figli, Matteo che dal 2021 è l’Amministratore Delegato, e a Francesca responsabile ospitalità di Villa Chiopris. Oggi gestiscono 180 ettari di vigne e producono ogni anno circa 850.000 bottiglie nelle principali Doc della regione.

Valneo Livon ricorda i passi compiuti dalla sua famiglia e gli obiettivi raggiunti con sacrifici e dedizione: “Siamo partiti dal Collio e anche se oggi i nostri vini sono distribuiti e conosciuti in più di 50 paesi del mondo ci piace mantenere sempre vivo il legame con questa terra e il ricordo del primo vigneto e della prima cantina Vencò a Dolegna, da cui tutto è partito”. Matteo Livon parla di nuovi progetti e di prospettive future: “Entro fine anno porteremo a compimento la nuova cantina con cui abbiamo voluto omaggiare la nostra terra natia, Dolegnano. Qui dedicheremo ancora più attenzione all’ospitalità di alto livello e all’accoglienza al fine di regalare ai no-stri visitatori esperienze indimenticabile in perfetto stile friulano”.

Nel corso dei festeggiamenti abbiamo partecipato ad un’interessante verticale, a Villa Chiopris, dove abbiamo degustato l’etichetta di riferimento dell’azienda, Braide Alte, che ci ha portati dal 2021 con nove annate sino alla lontana 1997. A condurre la degustazione l’enologo Giovanni Genio, il sommelier Gianluca Castellano, con la collaborazione del delegato Ais di Udine Vladimiro Tulisso Braide Alte è un uvaggio di Chardonnay, Sauvignon, Picolit e Moscato Giallo, prodotto per la prima volta nel 1996, un vino che nasce dall’unione di più vitigni, come si usava una volta.
Terreno situato nella pittoresca Ruttars, nel comune di Dolegna del Collio, su un terreno di marne e arenarie, cosiddetta Ponca, 6.500 ceppi per ettaro allevati con le tecniche del guyot capovolto. La vinificazione avviene con macerazione a freddo in pressa orizzontale della durata di otto ore e successiva pulitura del mosto per decantazione. La fermentazione è avvenuta nel tempo in contenitori di diversa forma, fino ad arrivare ai giorni nostri con un mix tra grandi e piccole. Fermentazione a una temperatura controllata, segue maturazione negli stessi contenitori per circa otto mesi mantenendolo ad una temperatura costante. Successivamente viene effettuato l’assemblaggio definitivo a cui fa seguito l’imbottigliamento ed ulteriore lungo periodo di affinamento in bottiglia prima che il vino inizi ad essere distribuito.

LA VERTICALE

Braide Alte Igt 2021
L’annata è stata favorevole, tutto si è svolto con le cadenze della natura. Chardonnay e Sauvignon vinificati insieme, malolattica svolta in legno per Chardonnay e Picolit. Al naso intenso con fresche note agrumate e floreali e aromatiche che si amalgamano tra loro, al palato fresco con bella nota sapida dove tornano le sensazioni olfattive che si protraggono in un lungo finale.

Braide Alte Igt 2018
Buona l’annata dove le piogge sono cadute nei giusti momenti. Al naso avvolgente con sensazioni agrumate, note balsamiche erbacee e di resina, al palato fresco sapido frutto croccante di grande finezza di beva finale prolungato su sensazioni balsamiche.

Braide Alte Igt 2015
Annata di grande pregio da un punto di vista climatico. Al naso elegante dove Sauvignon emerge con sensazioni di erbe aromatiche balsamiche, note speziate e minerali, al palato fresco sapido con grande richiamo di beva, tornano le sensazioni olfattive.

Braide Alte Igt 2013
Annata definita bianchista, dove il sole settembrino è riuscito a compensare la poca maturazione di agosto, il naso è da ponca con tostature di minerali scuri, note affumicate ed erbe essiccate, una mineralità fumosa, al palato fresco sapido con buona struttura e densità, lungo e persistente finale.

Braide Alte Igt 2009
Annata positiva anche se calda. Al naso avvolgente denso, molta l’influenza dello Chardonnay con richiami borgognoni, nota fruttata fresca, nonostante gli anni, dove emerge la mela cotogna, sensazioni di anice stellato ed erbe aromatiche, al palato rimane la freschezza e la sapidità con grande corrispondenza gusto olfattiva, finale con grande densità.

Braide Alte Igt 2007
Annata più precoce della storia del Collio più breve dal germogliamento alla raccolta. Malolattica non svolta completamente. Naso con sensazioni di idrocarburo, balsamico e speziato ed erbe essiccate officinali, al palato fresco sapido dinamico dove le sensazioni olfattive si prolungano nel finale.

Braide Alte Igt 2003
Annata più grande di sempre, al naso concentrato compatto, note fruttate gelatinose, oli essenziali di agrumi vira più sulla dolcezza, al palato nonostante tutto fresco e sapido, l’esposizione a nord del vigneto lo rende ancora performante, leggero residuo zuccherino, che gioca con la parte sapida nel finale.

Braide Alte Igt 2000
Annata che ha promesso più in vigna che in cantina, malolattica interamente svolta. Al naso fruttato di agrumi disidratati, erbe essiccate, note di caramella d’orzo, al palato fresco con spalla acida importante, lungo finale sulle note olfattive.

Braide Alte Igt 1997
L’evoluzione presente ma non predominante, al naso chinotto, tostature, favo di miele, l’ossidazione non invade il profumo, al palato fresco senza punti acetici, leggera alcolicità, ma la sua maturità è avvolgente.

Alla fine della degustazione abbiamo assaggiato anche la bottiglia del 50° anniversario datata 2014 dove sono presenti solo Friulano e Ribolla Gialla. Al naso note minerali con leggero idrocarburo, note di erbe aromatiche, al palato bella spalla acida sapida, e lunga persistenza finale. Durante le due giornate di festeggiamenti abbiamo degustato anche le altre referenze dell’azienda tra cui Fenis Ribolla Gialla, Roncalto Ribolla Gialla 2023, Valbuins Sauvignon 2023, Manditocai Friulano 2021, Braide Alte 2019, Lucarella Chianti Classico Riserva 2017, Cantaluce Trebbiano Spoletino 2019, Solarco Friulano e Ribolla Gialla, Cumins Picolit 2020. La novità del 2025 invece è la nuova cantina, di prossima inaugurazione, che avrà ben due punti ospitalità, una cucina a vista per i cooking show e una tasting room proprio nell’area di affinamento delle botti in rovere.
Da segnalare che Livon ha varcato anche i confini friulani, portando quel bagaglio di valori e filosofia produttiva etica e sostenibile anche nel cuore del Chianti Classico “Gallo Nero” con Borgo Salcetino. Con la stessa filosofia sono approdati in Umbria a Montefalco a Fattoria Colsanto, dove, insieme a Borgo Salceto, hanno creato due gioiellini che guardano tutti come riferimento.