La Guida Essenziale ai Vini d’Italia 2025 sta per essere presentata ufficialmente. Mesi e mesi di assaggi, degustazioni, mail, riscontri, aggiornamenti di dati aziendali, ettari, bottiglie prodotte, prezzi dei vini, ricontrollare le annate che corrispondano a quelle effettivamente degustate, rileggere i testi alla ricerca di eventuali refusi, aspettare le ultime schede dai collaboratori (che qualcuno che ritarda c’è sempre), le traduzioni in inglese che viaggiano in contemporanea… ogni anno una corsa contro il tempo. Quella tensione fino all’ultimo di non riuscire a rispettare le scadenze della tipografia, di non aver ricontrollato tutto, di aver digitato per la fretta “rosso” a un vino bianco e viceversa (cose che capitano anche ai migliori, sigh)… Poi il “visto si stampi“, quello che è fatto e fatto. Il bello (e anche la croce) della carta stampata.
L’attesa ora è di vedere arrivare la Copia Pilota – come la n°1 di zio Paperone – ancora calda d’inchiostro e profumata di carta. All’undicesima edizione ancora ci emozioniamo e non vediamo l’ora di vedere i produttori premiati a Milano il 28 settembre. Assaggiare i loro vini meravigliosi, i vini di tutti i produttori che saranno presenti agli eventi di Milano e Roma, frutto di un lavoro ben più arduo del nostro ovviamente. Vedere i banchi d’assaggio ben allineati di tovaglie bianche, le bottiglie schierate come i filari delle viti dai quali provengono, produttori e sommelier sorridenti e pronti a raccontare di territori, vinificazioni e sapori… un modo magico quello del vino italiano. Un mondo che in piccola parte si scorge tra le righe della nostra Guida.