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Vino della settimana

Etna Rosso Doc 2022 di Tenuta delle Terre Nere

24 Agosto 2024
L'etichetta dell'Etna Rosso Doc di Tenuta delle Terre Nere 2022 L'etichetta dell'Etna Rosso Doc di Tenuta delle Terre Nere 2022

Azienda etnea tra le più importanti e conosciute, Tenuta delle Terre Nere nasce all’inizio degli anni Duemila, quando Marco De Grazia arriva sul Vulcano e, intuendo subito le potenzialità di un territorio unico, decide di dar vita qui al suo progetto vitivinicolo. Trovarsi di fronte ad una così grande varietà di terroir con altitudini, esposizioni e suoli differenti è qualcosa di veramente affascinante e la chiave di lettura che da subito utilizza Marco è proprio quella di cogliere le particolarità di ogni singola zona. Non a caso nella retroetichetta dei vini, sin dalla prima vendemmia messa in bottiglia, la 2002, l’Etna viene definita come la “Borgogna del Mediterraneo”, parallelismo che si riferisce non solo al clima rigido, una singolarità per la Sicilia, ma anche alla moltitudine di vini che viene fuori da entrambe le zone.

Oggi Tenuta delle Terre Nere possiede circa 45 ettari di vigneti, quasi tutti distribuiti in 7 contrade del versante Nord: Calderara Sottana, San Lorenzo, Bocca d’Orzo, Guardiola, Santo Spirito, Moganazzi e Feudo di Mezzo. Ci sono poi piccole vigne in contrada Salice a Milo, sul versante Est e in località Montalto a Biancavilla, sul versante Sud Ovest. Il nucleo principale dell’azienda si trova in contrada Calderara a Randazzo, dove ci sono diversi edifici che ospitano la cantina, gli uffici e la sala degustazione, con i vigneti tutt’intorno. Più recentemente Marco ha anche cercato di diversificare le contrade secondo criteri qualitativi, scrivendo sulle etichette di alcuni dei suoi vini “grande terroir ellittico”, indicazione che si riferisce alla presenza di porzioni di suolo dell’antico vulcano Ellittico, ma che è anche un modo per classificare le aree considerate Grand Cru. Ogni anno vengono prodotte oltre 300 mila bottiglie.

Varia la gamma di etichette con rossi e bianchi che forniscono interpretazioni sempre valide del territorio. L’Etna Rosso è il vino classico di Tenuta delle Terre Nere. Chiamarlo “entry level” sarebbe davvero riduttivo perché offre una qualità molto alta, rappresentando con stile una vera e propria sintesi delle peculiarità del versante nord del Vulcano. E’ fatto con Nerello Mascalese più un piccolissimo saldo (2 per cento al massimo) di Nerello Cappuccio. Le uve provengono dalle viti giovani di contrada Calderara Sottana e contrada San Lorenzo e da tutte le altre parcelle del versante nord. I vigneti hanno un’età media che va da 5 a 50 anni e coprono un range di altitudini compreso tra 600 e 900 metri sul livello del mare. I sistemi di allevamento utilizzati sono l’alberello a spalliera, l’alberello convertito e l’alberello tradizionale, mentre le rese si attestano intorno ai 60-70 quintali per ettaro. La vendemmia viene effettuata durante la prima e la seconda decade di ottobre. La vinificazione prevede fermentazione alcolica alla temperatura controllata di 25-28 gradi centigradi, condizione che permette un’estrazione delicata, regalando un profilo più morbido e vellutato. Seguono la malolattica spontanea e la maturazione in botti grandi che si protrae per 16 mesi (la 2022 da noi degustata è la prima annata che compie un passaggio in legno così lungo). E’ stata costruita una bottaia nuova dedicata esclusivamente a questo vino con 18 botti da 50 ettolitri.

Nel calice l’Etna Rosso 2022 si presenta di colore rosso rubino un po’ scarico, appena tendente al granato. E’ elegante e variegato all’olfatto con profumi di ciliegia matura, amarena, ribes e fragola di bosco, un tocco floreale, sottili sentori di spezie dolci e una nota lavico-ferrosa. Tipico e fine, colpisce per l’armonia e la compostezza delle sfumature. Al palato è fresco, snello, preciso nella tessitura, equilibrato e sapido, soprattutto nel finale. Compatti e levigati i tannini che risultano presenti nella giusta misura e garbati. E’ un rosso completo, territoriale e molto ben fatto (cosa a dir poco rara tenendo conto della tiratura), perfettamente in linea con l’idea da cui nasce: proporre un grande vino che rappresenti l’azienda, così come accade per un Barolo “classico” o un Borgogna “village”. Vi consigliamo di berlo con quello che più vi piace, è molto versatile negli abbinamenti e vi regalerà piacevoli sensazioni.

Rubrica a cura di Slavo Giusino

Tenuta delle Terre Nere
Contrada Calderara – Randazzo (Ct)
T. 095 924002
info@tenutaterrenere.com
www.tenutaterrenere.com