Molto più di una semplice tradizione tutta italiana: un rituale nato nell’antica Roma, di cui c’è traccia già nei “saggi” del gastronomo romano Marco Gavio Apicio, e che oggi, soprattutto in estate, coinvolge ben 14 milioni di italiani di età compresa tra i 18 e i 75 anni (Fonte: TradeLab). Solo nell’ultimo anno, in Italia sono stati serviti oltre 850 milioni di aperitivi, con una spesa complessiva di 4,54 miliardi di euro. Un’abitudine da 120 euro al mese per il 48% degli italiani (Fonte: Niq). Con l’aumento delle temperature, l’aperitivo diventa l’ideale per trovare un po’ di refrigerio con drink freschi e dissetanti, accompagnati da proposte gastronomiche che coniughino gusto e leggerezza, per non appesantirsi troppo. E se per 1 italiano su 2 è un’abitudine bisettimanale, per oltre 2 italiani su 10 l’aperitivo è un appuntamento che si rinnova ogni settimana (Fonte: SWG/Deliveroo). Ma cosa rappresenta per gli italiani? Per il 54% è un’occasione per rilassarsi, per il 44% si identifica con una rimpatriata tra vecchi amici. E se tendenzialmente è un rituale da vivere fuori, l’idea di farlo a casa non trova impreparati: il 26% dice di avere tutto, il 33% è pronto a prendere quello che serve. Ecco allora che la Bresaola della Valtellina Igp si rivela l’ingrediente poco calorico, gustoso e perfetto per un aperitivo che conquisti il palato, in abbinamento ai drink della tradizione. Il food creator Alex Li Calzi “L’Orso in Cucina” ha ideato 5 finger food con il salume tipico in abbinamento a 5 masterpiece della miscelazione: Negroni, Milano-Torino, Spritz, Hugo, Mojito.
DALLA MERENDA SINOIRA AL RITUALE NAZIONALE: ORIGINI ED EVOLUZIONE DELL’APERITIVO
Nell’era contemporanea la storia dell’Aperitivo si basa su due tradizioni, quella piemontese e quella veneta, e su una città, Milano, che ne è divenuta il principale palcoscenico mondiale. La culla dell’aperitivo piemontese è la Merenda Sinoira, un veloce pasto a base di salumi, formaggi e frittate accompagnate da un calice di vino che i vendemmiatori solevano consumare tra le 17 e le 18, nel momento di pausa della raccolta. Una tradizione che si è poi diffusa con cibi sempre più prelibati. Elemento distintivo dell’Aperitivo piemontese è senza dubbio il Vermouth che, nel 1786, grazie al lavoro dell’erborista Antonio Benedetto Carpano, divenne ufficialmente elemento di piacere e convivialità. Da questo momento, grazie al contributo di Casa Savoia e dei piemontesi immigrati in Francia, Spagna e America Latina, inizia a diffondersi nel mondo come protagonista del cocktail. L’elemento distintivo dell’aperitivo è l’accompagnamento: se in quello veneto non possono mancare i “cicchetti” (bocconcini che racchiudono un piccolo assaggio dei piatti regionali), in Piemonte la tradizione prevede il tramezzino. Nel 1815 a Milano si comincia a produrre l’amaro Felsina Ramazzotti, il primo liquore italiano a non avere il vino come base. Al contempo, l’elisir Campari inizia il suo percorso per divenire il più celebre degli aperitivi italiani nel mondo. Ma è negli anni ‘60, con l’invenzione del Negroni Sbagliato che Milano consolida il suo ruolo di palcoscenico dell’Aperitivo. Gli anni ‘90 cambiano la storia con l’avvento dell’aperitivo “alla milanese” in cui alle bevande viene abbinato un luculliano buffet con vivande di ogni tipo.
DALL’ATMOSFERA AL MENU: ECCO IL VADEMECUM SEMISERIO DEL PERFETTO APERITIVO A CASA
A come Atmosfera: con semplici regole, si può dare il giusto sprint ad un momento speciale e soprattutto “instagrammabile”. Il consiglio è di optare per uno stile tropical/jungle (con pattern che riportino palme e foglie di banano) oppure scegliere tinte unite dai toni molto accesi con gli accessori in fantasia. Ca va sans dire, bandita la plastica, bene per i materiali ecologici. È inoltre possibile arricchire l’ambiente con grandi foglie recise di monstera o palma, piantine aromatiche o grasse o frutta esotica.
L’allestimento è importante: che sia in spiaggia o a casa, le parole d’ordine sono “informale e confortevole”, come le classiche stuoie di paglia, alternate a cuscini materasso e piccoli pouf da outdoor. Per rendere magico l’ambiente, possono essere utilizzate delle lanterne con candele di diversi formati oppure delle torce in bamboo.
Cibo sì ma equilibrato: non deve mancare un accompagnamento di finger food, a patto che non sia troppo elaborato e che esalti la fragranza del drink, dando forma ad un perfetto connubio di sapori. Optare per cibi freschi e leggeri, finger food e stuzzichini che possono essere presi con una mano e mangiati senza bisogno di piatti o posate. Memorandum per tutti, l’aperitivo è per bere e chiacchierare, non per lanciarsi in acrobazie culinarie.
Sull’orario, tollerati gli strappi alla regola: se il galateo parla chiaro (l’aperitivo si svolge dalle 18 alle 20) è anche vero che in piena estate e soprattutto in vacanza è molto probabile (ed è un augurio) che alle 18, con il sole ancora alto, sia ancora tempo di stare ammollo in acqua (al mare, in piscina, al lago o ovunque sia la destinazione della vacanza). Per questa ragione, sono consentiti strappi alla regola.
Parola d’ordine: freschezza: quando le temperature sono piuttosto elevate, gustare un drink con il giusto livello di freschezza, diventa un must ancor più ineludibile. È necessario quindi regolarsi di conseguenza tenendo le bottiglie in fresco (in spiaggia, basterà scavare una buca nella sabbia bagnata in riva al mare e interrare la bottiglia), assicurandosi di avere ghiaccio a sufficienza.
Non tralasciare la musica: che festa è senza musica? Il genere scelto può fare la differenza. Sulle piattaforme di musica in streaming dedicate, esistono tante playlist a tema. In alternativa, è possibile crearne una personalizzata, con le proprie hit, e la festa può avere inizio.