Ultimora. Secondo alcuni boatos del mondo enogastronomico Stefano Schininà (nella foto) starebbe per cambiare ristorante. Al momento è solo una indiscrezione. O forse un sogno. CdG
di Massimiliano Montes
E’ il sogno di qualsiasi gourmet. Scoprire un astro nascente, un giovane talento ancora sconosciuto capace di stupire e farti sognare.
Stefano Schininà, classe 1990, forse lo è. Incontrato casualmente alla Locandina, ristorante pizzeria erede dei vecchi locali della Locanda di Don Serafino in via Orfanotrofio 39, a Ragusa Ibla, Stefano di classe ne ha sicuramente tanta. Giovanissimo chef diplomato alla scuola alberghiera di Modica, svolge un periodo di tirocinio di sei mesi al Duomo con Ciccio Sultano e di due anni alla Fenice di Ragusa con Claudio Ruta. Il primo incontro con Stefano risale al luglio 2011, quando ci lascia a bocca aperta con un menù degustazione di sei portate una più deliziosa dell’altra di cui però non abbiamo immagini. Dimostra padronanza e conoscenza degli ingredienti, una tecnica di cucina sicuramente superiore a quello che ci si aspetterebbe da uno chef così giovane. Inevitabilmente a fine pasto arriva la richiesta di conoscere questo talento, e lo stupore è grande quando si presenta un giovane ragazzo dalla figura esile, i capelli raccolti sotto una cuffia e lo sguardo lievemente intimorito. Nonostante la giovane età Stefano vola alto nell’empireo della gastronomia. Al secondo incontro con la sua cucina ci è sembrato quasi un obbligo immortalare alcune delle sue creazioni. A solo titolo esemplificativo qui vi proponiamo alcuni dei suoi piatti. Dopo un benvenuto di sandwich di aringhe all’arancia accompagnato da bollicine italiane ci aspetta un antipasto di soppressata di polpo all’extra-vergine di oliva di tonda iblea (foto sotto).
Tra i primi piatti proposti sono risultate tanto semplici quanto splendide le orecchiette con pomodoro ciliegino, olio, basilico e ricotta salata (foto sotto).
Di seguito un classico di tagliolini freschi ai ricci di mare ed un originale piatto di tagliolini freschi alle vongole e pomodoro ciliegino (foto sotto).
Pasta con vongole
Come secondo Stefano ci ha proposto una tagliata di tonno con cipolla stufata aromatizzata con olio alla menta (foto sotto).
Strepitosamente buono il dessert, un’equilibratissima gelatina al limone e menta (foto sotto).
Stefano merita sicuramente una menzione speciale, anche se, in considerazione della giovanissima età, il consiglio che gli si può dare è quello di continuare a frequentare le cucine dei grandi chef d’Italia e possibilmente d’oltralpe. Possiede infatti un grandissimo talento, in parte ancora inespresso, che merita il giusto affinamento tecnico ed una corretta maturazione. Se questo avverrà state sicuri che sentiremo ancora parlare di Stefano Schininà.