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A Cefalù la pizzeria Fermento 2.0 dei fratelli Mirenda: “Puntiamo ad alzare sempre più l’asticella”

08 Luglio 2024
Da sinistra Rosario e Salvatore Mirenda, proprietari di Fermento 2.0 a Cefalù Da sinistra Rosario e Salvatore Mirenda, proprietari di Fermento 2.0 a Cefalù

Due fratelli e una sfida: aprire nel borgo marinaro e turistico di Cefalù un locale in cui proporre una pizza diversa, di qualità e particolare. Tanti anni nel mondo della ristorazione e la passione di chi vuole rischiare tutto e non mollare. È la storia di Salvatore e Rosario Mirenda e della loro Fermento 2.0. 

“Lo scorso anno abbiamo chiuso con 26mila presenze e per noi, nati nell’immediato post pandemia, è stato un risultato bellissimo, frutto in particolar modo del passaparola tra i clienti”, ci racconta Salvatore Mirenda. 

Un blend di farine Petra, la tipo 1 e l’integrale per rendere l’impasto leggero e una via di mezzo tra la contemporanea e la napoletana, senza esasperare la forma del cornicione con una lievitazione fino a venti ore. 

Tra le pizze più richieste la Brontese con pesto di pistacchio, fiordilatte, datterino semi dry, prosciutto crudo suino nero dei Nebrodi e stracciatella ma anche la Marinara 2.0 con salsa pic pac, filetto di tonno, olive nere, marmellata di cipolla e capperi. 

“Proponiamo solo prodotti di alta fascia e con questi creiamo anche dei trasformati come il pomodorino confit, i tenerumi che diventano una crema o le chips. Non solo pizze tradizionali ma anche padellini che, per Salvatore Mirenda, è uno di quei prodotti che dà molte soddisfazioni. Si va dai padellini più semplici come la Caprese a quelli particolari come la Capagnola con miele, primosale e cipolla di stagione o la Cunsatu con acchiughe, ragusano Dop, pomodoro secco e marmellata di cipolle. 

Così come gli antipasti tra cui le classiche montanarine e il crocchettone ripieno di scamorza. 

Gli abbinamenti? C’è chi ancora preferisce la birra e in questo locale si trovano solo proposte artigianali. Ma prende sempre più piede la preferenza del vino. “Quest’anno abbiamo deciso di curare maggiormente la carta dei vini regionali, molto più articolati. C’è una vasta scelta e i clienti apprezzano”. 

La caratteristica dei due proprietari? Essere sempre in fermento, così come dice il nome del loro locale. E per questo motivo vogliono continuare ad alzare sempre più l’asticella. “Cefalù è un paese turistico ma che si sta perdendo a livello gastronomico, molti optano più per la massa. Noi siamo aperti 11 mesi l’anno e siamo sempre alla ricerca di novità. Studiamo, andiamo alle fiere e cerchiamo nuovi prodotti. Ci piace scovare le cose nuove tra le varie proposte. Una cosa di sicuro non ci manca, ed è quello che traina il nostro lavoro: l’ambizione”.

Fermento 2.0
Via Giacomo Matteotti, 29, Cefalù (PA)
331 872 7612
Aperto: tutte le sere
Ferie: gennaio
Parcheggio: no