L’azienda delle sorelle Anna e Francesca Gobbi sorge a Legnago, comune situato nella pianura della parte sud orientale della provincia di Verona. Nasce da una grande passione che spinge entrambe a cambiare totalmente vita per iniziare un nuovo progetto imprenditoriale nel settore vitivinicolo. Anna, laureata in Economia e Commercio Internazionale e Francesca, restauratrice di opere d’arte, circa dieci anni fa decidono di abbandonare le loro attività per portare avanti il sogno del nonno Battista che, convinto delle potenzialità del territorio, aveva piantato nel 1957 un vigneto di Merlot, ancora oggi in produzione. Dopo aver venduto le uve per un paio d’anni, nel 2015 Anna e Francesca iniziano a produrre vino e imbottigliarlo con le proprie etichette. Oggi i vigneti si estendono per 9 ettari e mezzo su suoli di argille bianche e sabbie, all’interno di una proprietà di 12 ettari. Ci troviamo in un’area ricca di biodiversità che ospita boschi, un laghetto e fa parte di un’oasi di ripopolamento di animali selvatici. Naturalmente, in questo contesto è praticamente scontato optare per una conduzione biologica dei vigneti.
Si coltivano Moscato Giallo, Merlot e Pinot Grigio insieme a tre varietà Piwi. La filosofia aziendale si basa su una grande cura dei vigneti e sul massimo rispetto della materia prima in cantina per ottenere vini di qualità in grado di esprimere fedelmente le peculiarità territoriali. Sono 17 mila le bottiglie prodotte annualmente (dato del 2022). Varia la gamma di etichette con vini originali: un Metodo Ancestrale, uno spumanate Metodo Charmat, due bianchi, uno da Moscato Giallo e uno da Pinot Grigio, due rossi da Merlot e due passiti. Il Riccio Moscato Secco è un bianco dai profumi accattivanti che mostra una riuscita combinazione tra un profilo aromatico e un sorso rinfrescante. E’ ottenuto da uve Moscato Giallo cento per cento provenienti da vigneti allevati a guyot. La vendemmia viene eseguita manualmente intorno alla metà di settembre. La vinificazione si svolge in serbatoi di acciaio inox con criomacerazione. Il 2022 da noi degustato è figlio di un’annata calda che ha regalato vini ricchi e, nello stesso tempo, non ha fatto registrare cali di acidità.
Nel calice questo Moscato secco si presenta di colore giallo paglierino, carico e brillante. E’ fine e variegato all’olfatto con un boquet di stampo floreale nel quale i profumi di zagara, gelsomino e rosa risultano affiancati da sottili sentori agrumati, frutta a polpa gialla ed erbe aromatiche che aggiungono un tocco balsamico. In bocca è snello e ben bialanciato, con una vivace freschezza da un lato e delicate morbidezze dall’altro. Intenso il gusto che ricalca perfettamente le percezioni olfattive, arricchendosi della parte floreale, preponderante al retronaso. Chiude con una scia sapida di buona lunghezza. Si tratta di un vino che esprime il suo carattere aromatico in maniera garbata, senza alcuna esuberanza, trovando il suo punto di forza nell’equilibrio acido-sapido che si traduce in facilità e piacevolezza di beva. Può essere abbinato ad antipasti e primi della cucina di mare, soprattutto se con molluschi e crostacei, oppure a pietanze dal gusto leggero a base di verdure e ortaggi. Da provare anche con i formaggi freschi.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
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