Come in un paesaggio delle fiabe, con le sue alte torri e le campagne vitate, la città di San Gimignano ha un grande fascino. E qualche tempo fa, in occasione della seconda edizione del Vernaccia di San Gimignano Wine Fest – l’evento interamente dedicato al grande vino bianco di Toscana, voluto e organizzato dal Consorzio del Vino Vernaccia di San Gimignano – la stampa di settore prima e successivamente il pubblico di appassionati hanno avuto la possibilità non solo di assaggiare le nuove annate in uscita, ma di visitare il territorio, attraverso visite alla deliziosa cittadina, oltre che alle aziende del territorio. Quella di San Gimignano è infatti una realtà ricca di storia, che attraverso il suo vino simbolo, continua a esprimere la propria cultura, la propria identità, rimanendo fedele a sé stessa, ma con una proiezione decisa verso il futuro. Sempre più forte e presente il legame con l’arte che ha dato modo ai visitatori di conoscere le bellezze presenti nella Galleria Continua in occasione della mostra di Ai Weiwei, visionario artista cinese.
E ancora come ulteriore novità, l’inaugurazione di Regina Ribelle ha ospitato il prestigioso Premio Gambelli, assegnato ogni anno al miglior enologo under 40, promosso da Aset Toscana (Associazione Stampa EnoGastroAgroAlimentare Toscana) in ricordo del maestro assaggiatore Giulio Gambelli. Il premio è stato assegnato quest’anno a Ovidio Mugnaini, giovane enologo toscano, giudicato il migliore nell’esaltare le tipicità di ogni vitigno, le caratteristiche del territorio e dell’annata. Sempre più Ribelle, la Vernaccia di San Gimignano ha portato in campo queste novità, dando la possibilità agli intervenuti di conoscere e approfondire non solo la storia attuale, ma anche la lunga storia di questo antico vitigno, citato da tanti poeti e scrittori, come è stato ricordato da Irina Strozzi, Presidente del Consorzio, che ha aperto ufficialmente la manifestazione nella suggestiva Sala comunale di Dante.
Ed effettivamente se si ripercorrono i testi della letteratura attraverso i secoli, si scoprono quelle che venivano ritenute le sue proprietà curative, digestive e terapeutiche; basti pensare alla delibera del Consiglio generale di Siena del 6 dicembre 1359, che per contrastare il diffondersi della peste, incentivava la vendita e il consumo di Vernaccia ritenuta un toccasana per la salute. Ma anche Santa Caterina da Siena riponeva molta speranza nell’uso topico del vino Vernaccia, e suggeriva di applicarne qualche goccia sui polsi e sulle tempie. Tante le sfide del presente e altrettante quelle che guardano al futuro, a partire dalle difficoltà dell’annata 2023, particolarmente complessa per tutte le denominazioni italiane, ma che proprio in questo difficoltoso andamento climatico, causato dalle piogge primaverili e dal caldo siccitoso estivo, ha visto la Vernaccia di San Gimignano reagire positivamente, mostrando, ancora una volta, la sua vocazione secolare e la capacità di adattarsi all’andamento climatico dell’areale di appartenenza. Nonostante il pessimo andamento stagionale, le rese sono risultate molto buone, con 3.245.330 chili di uva atta alla produzione di vino Vernaccia di San Gimignano Docg, prodotta, pari a 2.271.731 litri di vino con una perdita del 37,742% sulla produzione dell’anno precedente.
Nel 2023 la Vernaccia di San Gimignano Docg ha registrato il miglior risultato di tutte le Denominazioni di Origine Controllata e Garantita di Toscana, in termini di bottiglie immesse in commercio, rispetto al 2022. Questo a conferma che la qualità dei vini Vernaccia di San Gimignano è in continua e costante crescita e che i vini bianchi da vitigni autoctoni sono sempre più richiesti sia dal mercato nazionale che internazionale.
Entrando nel vivo degli assaggi, oltre all’annata 2023, sono state presentate le annate 2022, 2021, per la Vernaccia di San Gimignano Selezione mentre 2022, 2021 e 2020, per le Riserve con alcune eccezioni relative a vini che escono in commercio uno o due anni dopo. Trentasette le aziende partecipanti e 88 i campioni in degustazione, che hanno sorpreso positivamente per l’andamento generalizzato, facendo emergere una crescita maggiore dal punto di vista qualitativo ed espressivo.