È stato premiato come Miglior Fornaio Best in Sicily nel 2011, quando non era ancora arrivato a Palermo. Questo riconoscimento gli ha dato la spinta per trasferirsi da Campobello di Mazara al capoluogo siciliano, in via Giuseppe Pipitone. Oggi il Panificio Guccione è stato premiato a Roma per il sesto anno consecutivo (la Guida esiste da sei edizioni) con i Tre Pani del Gambero Rosso, all’interno della Guida Pani e Panettieri d’Italia. E il merito non può che essere di Ottavio Guccione, vero protagonista del successo.
Da Guccione arrivano clienti da tutte le parti della Sicilia. “Chi mangia il mio pane si disabitua a mangiare pane comune”, ci racconta fresco di riconoscimento.
“Durante l’anno c’è un periodo in cui chiudiamo due settimane e la cosa più soddisfacente è vedere i clienti che fanno la scorta. C’è chi viene da noi una volta alla settimana dall’altro lato della città o dai paesi limitrofi e compra diversi tipi di pane da tenere in casa”. Un panificio che vale il viaggio.
Ottavio Guccione arriva a Palermo da Campobello di Mazara, un luogo che iniziava a stare stretto: “Appena arrivato o c’è voluto del tempo per farmi conoscere. Qui i clienti erano abituati a un altro tipo di pane, volevano comprare solo un prodotto caldo, non attenzionavano bene la qualità”. E così è iniziata quella che lui definisce “l’opera di educazione”. Si è chiesto come poter cambiare le abitudini di chi andava a comprare da lui. “Vince in questo caso la sincerità. Ho provato a spiegare, e lo faccio tutt’ora, che il pane a lievitazione naturale potevo sfornarlo solo una volta al giorno. Ci sono voluti due anni di sacrifici e ho dovuto resistere a due anni di incassi non sufficienti”.
Poi è scattato qualcosa. Passaparola, ristrutturazione del locale. Da Guccione ci sono 21 tipi di pane diverso. “Non c’è una ricetta segreta o perfetta. Puntiamo sul territorio, sui grani antichi siciliani moliti a pietra e ci diversifichiamo dalla massa”. Il più venduto? Continua a essere, anche dopo anni di attività, il pane di tumminia.
Adesso, dopo la ri-conquista e conferma dei Tre Pani, Guccione è pronto a fare un altro tipo di formazione: “Nell’attività è subentrato mio figlio Davide. Ha 18 anni e dopo anni in cui diceva di non voler assolutamente fare il mio mestiere si sta appassionando e ha deciso di iniziare a lavorare insieme a me”. Una nuova generazione con nuove idee e voglia di fare. Intanto a Palermo si festeggia questo traguardo, ancora una volta raggiunto.