Il Languedoc è una regione ancora poco conosciuta in Italia, ma che merita di essere scoperta per la bellezza dei suoi paesaggi e la qualità dei suoi vini. Affacciata sul mar Mediterraneo, tra la Provenza e la Spagna, è un’area ampia e complessa, che esprime ben 38 Appellation, ciascuna con caratteristiche particolari. Il vasto territorio della regione sale dal litorale fino ai primi rilievi montuosi dell’entroterra e presenta una grande molteplicità di suoli. Sabbie, limo, galets roulés, grés, marne, argille, calcari, scisti, conglomerati, basalti di origine vulcanica, compongono un interessante e cangiante mosaico di terroir. Il clima è tipicamente mediterraneo, solare e siccitoso, rinfrescato nelle zone più interne da correnti d’aria fredda che scendono dalle montagne e da notevoli escursioni termiche. Nell’area più vicina ai Pirenei, in particolare nelle Appellation Cabardès et Limoux, comincia invece a sentirsi anche l’influsso oceanico. Il Languedoc possiede un importante patrimonio di vitigni autoctoni sia a bacca bianca – carignan blanc, grenache blanc e gris, bourboulenc, piquepoul blanc, clairette blanche, maccabeu, tourbat, terret bourret – sia a bacca rossa – carignan, grenache noir, mourvèdre, cinsault, morastel, picpoul noir, terret noir, cournoise noir – mentre dalla Valle del Rodano sono stati introdotti, in tempi più recenti, syrah, viognier, marsanne e roussanne. Ancora oggi sopravvivono molti vigneti centenari coltivati ad alberello, che costituiscono la memoria storica del territorio e conservano una ricca biodiversità genetica. La produzione è suddivisa in 52% di rosati, 40% di rossi e 8% di bianchi. Il 53% dei vini viene venduto in Francia e il restante 47% sui mercati esteri, in particolare Stati Uniti, Canada e Asia. È importante sottolineare che i vini del Languedoc hanno un eccellente rapporto qualità/prezzo e si trovano ottime bottiglie tra i 15 e i 25 euro.