Tra Caltagirone e Scoglitti, al confine sudoccidentale della provincia di Catania, ha sede l’azienda agricola di Francesca Tumino. Ci troviamo a Mazzarrone, paese collinare di quattromila anime, storicamente caratterizzato da una forte tradizione agricola. È qui che dal 2018, dopo gli studi in giurisprudenza in Toscana, Francesca Tumino ha scelto di dedicarsi alla coltivazione di alberi d’ulivo continuando il lavoro che fu del papà e del nonno, attivi prima di lei nella produzione di albicocche e uva da tavola. Una realtà giovane e ambiziosa che si estende per circa sei ettari e che ospita piante di ulivo, tra esemplari secolari e nuovi impianti, alberi da frutta e coltivazioni di grano.
È da questo patrimonio agricolo che nasce l’extravergine “Sciabacco”, un monovarietale da Moresca – cultivar molto diffusa nella zona dei Monti Iblei – che prende il nome dalla contrada che ospita l’oliveto e il cui significato indica nella tradizione popolare gli schiamazzi ripetuti dalle streghe ogni sabato notte. Una produzione d’eccellenza, distribuita prevalentemente in Italia, che viene realizzata a partire da una raccolta verde effettuata a metà settembre e che prosegue con un’estrazione a freddo presso un frantoio di ultima generazione. Non solo extravergine, dal 2024 viene prodotta anche “Melina”, pasta secca omaggio alle nonne di Francesca, realizzata con grano duro Evoldur ovvero con una popolazione evolutiva di frumenti duri ottenuta incrociando dieci varietà tradizionali della Sicilia e due frumenti turanici (antiche varietà originarie dalla regione iraniana del Khorasan); un progetto, condotto in sinergia con l’Università degli Studi di Firenze, basato su pratiche che migliorano i processi biologici ed ecologici della produzione agricola e che ha l’obiettivo di ridurre l’uso di prodotti agrochimici creando agrosistemi diversificati, resilienti e produttivi.
Quella di Francesca Tumino è una realtà in continua evoluzione, che coniuga progettualità e innovazione e che, dopo l’ampliamento dell’uliveto dello scorso anno, si prepara nei prossimi mesi a crescere ancora. Sono in cantiere nuove produzioni (farina, nuovi prodotti a base di olio extravergine d’oliva, trasformati da pesche nettarine e da albicocche) e una nuova estensione dell’oliveto con piante appartenenti a una varietà diversa dalla Moresca. Nel 2024 si è aggiunto inoltre l’ingresso dell’azienda nella Fioi, Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti, di cui Francesca Tumino ricopre il ruolo di segretaria della delegazione siciliana.
Anche quest’anno abbiamo assaggiato per Cronache di Gusto “Sciabacco” della campagna 2023. Caratterizzato da un’etichetta molto elegante – che illustra le fasi di produzione dell’olio extravergine d’oliva, riprendendo gli stilemi della ceramica di Caltagirone – si tratta di un monovarietale dal color verde brillante e dal fruttato intenso (6/10). Al naso spiccano soprattutto le note erbacee che vengono accompagnate da sentori di mela verde, origano e pomodoro maturo. Al palato risulta molto ben bilanciato grazie a un equilibrio molto interessante tra un amaro medio (4/10) e un piccante deciso (6/10) che emerge sul finale dell’assaggio. Nel complesso si tratta di un extravergine che sa coniugare armonia e carattere e che per via delle sue caratteristiche esalta il gusto dei piatti che accompagna. Si sposa molto bene con insalate arricchite da ortaggi, carni bianche o pesce cotto alla griglia, formaggi semistagionati. Esprime il meglio di sé a crudo.
Azienda Agricola Francesca Tumino
Via Simeto, 3 – Mazzarrone (CT)
T. 338 9475701
www.sciabacco.com
info@sciabacco.com