Quest’anno grazie a Cronache di Gusto, sono stata coinvolta direttamente alla manifestazione “Paese Divino”. Per me, in qualità di appassionata sommelier, sono state interessanti le due degustazioni che hanno visto protagonista il campione del mondo dei sommelier, Luca Gardini. La prima cosa che mi ha colpito è stato il suo modo di parlare di vino, di sentirlo con il cuore, senza utilizzare tecnicismi. Un grande comunicatore con una profonda ed evidente conoscenza della materia. La seconda degustazione, mi ha visto direttamente protagonista insieme con Gardini, in un confronto tra otto vini, quattro siciliani e quattro campani: a rappresentarne alcuni, Carmelo Bonetta e l’enologo Giuseppe Lentini, per l’azienda Baglio del Cristo di Campobello, per la Campania l’enologo Luigi Sarno di Cantina del Barone e Cantine dell’Angelo.
Da sinistra Luca Gardini e Pino Cuttaia
Anche in questa occasione ho notato la bravura di Luca, la sua disinvoltura e il suo modo di trasferire le emozioni legate al vino. Insomma, un giovane brillante che ha anche voluto mettersi in gioco, con umiltà e semplicità, indovinando due vini alla cieca, riuscendo a dare così il giusto tocco di vivacità a questi due appuntamenti e coinvolgendo il pubblico ad interagire e a confrontarsi.
Da sinistra Pino Cuttaia e Natale Giunta
Anche la sera della premiazione è stata una bella serata, che ha visto protagonisti personaggi del mondo enogastronomico, sia a livello regionale, che nazionale: tra i premiati Marcello Masi, direttore di Eat Parade come migliore comunicatore del vino che ho avuto la fortuna di conoscere e premiare, Pino Cuttaia, come migliore cucina creativa, Luca Gardini come miglior ambasciatore mondiale dell’enologia, Clara Barra, giornalista del Gambero Rosso, come Ambasciatrice dei sapori nazionali, Fede e Tinto, conduttori della nota trasmissione radiofonica Decanter, Silvio Barbero, vicepresidente di Slow Food Italia come “Ambasciatore dei sapori nazionali”, Pietro Marano come presidente ad Honorem, Enza La Fauci, come “Donna del Vino”, Federico Curtaz, come “Miglior Enologo cresciuto con Angelo Gaja, Francesco Spadafora, come “Uomo del Vino”.
Il clima in generale era accogliente. Ma ho trovato molto più costruttive ed accoglienti le degustazioni al tavolo, compreso il mini corso di degustazione curato da Francesca Tamburello, piuttosto che quelle a bouvette, dove mi aspettavo di trovare qualche novità in più e qualche vino bianco in più, data la bella stagione.
Maria Antonietta Pioppo
Foto di Massimiliano Montes