Nell’elenco compaiono così le busiate, la carbonara, le lasagne ma anche piatti meno tradizionali. A ogni ricetta è stato poi abbinato a un vino, suggerito dal sommelier Marco Lami.
Una settimana prima del confronto decisivo, i giornalisti del New York Times hanno chiesto agli esperti di fare una lista di 10 piatti eccezionali. Dopo tante telefonate, email e messaggi WhatsApp la lista è stata pubblicata.
Ecco quali sono i piatti scelti:
Le busiate trapanesi del ristorante “Duomo” a Ragusa Ibla (Ragusa) di Ciccio Sultano. Lo chef le impasta con farina di Tumminia e Perciasacchi — due grani antichi locali — e le serve con ingredienti tipici: finocchietto selvatico, zafferano, ragù di acciughe e sgombro e cuore di tonno rosso grattugiato oppure impastate con acqua di rose e condite con gamberi di Mazara. L’abbinamento ideale è con un Pietradolce Archineri Etna Bianco 2018.
La carbonara del ristorante “L’arcangelo” a Roma in formato rigatoni. Il vino con cui accompagnare questo classico è Tenute Filippi Ipazia 2022.
La parte croccante della lasagna del ristorante “Francescana at Maria Luigia” a San Damaso (Modena). Qui il tristellato Massimo Bottura la propone servita con forchetta e cucchiaio. L’abbinamento è un Comte Lafond Sancerre 2022.
La minestra di pasta mista con crostacei e pesce di scoglio del ristorante “La Torre del Saracino” a Vico Equense (Napoli) dello Chef bistellato Gennaro Esposito. È preparata con più di un chilo e mezzo di pesce di scoglio del Mediterraneo, gamberi, calamari e gamberetti cotto lentamente, spremuto con pomodori San Marzano e poi arricchito da 15 formati di pasta diversi. Il vino è un Mastroberardino Stilema Fiano di Avellino 2015.
Ci sono poi i paccheri alla Vittorio del ristorante “Da Vittorio” a Brusaporto (BG), ormai quasi un classico della nostra cucina. Si tratta di una pasta al dente condita con un sugo a base di tre tipi di pomodori, basilico, olio d’oliva e aglio soffritto. Al tavolo viene mantecata con burro e parmigiano. Per il sommelier l’abbinamento perfetto è Vie di Romans Chardonnay 2020.
La pasta con le sarde della “Trattoria al Ferro di Cavallo” a Palermo, un ristorante nel cuore del centro storico del capoluogo siciliano. Un locale senza fronzoli dove non sono accettate prenotazioni.
Lo spaghettone all’amatriciana del ristorante “Santo Palato” a Roma di Sarah Cicolin. Lo spaghettone è del pastificio romano Lagano, i pomodorini in barattolo dalla pugliese Agricola Paglione, mentre guanciale e pecorino sono di piccoli produttori. Cantina Ribelà Saittole 2020 il vino consigliato.
I tortelli di zucca del ristorante “Dal Pescatore Santini” – Canneto sull’Oglio (Mantova). Ca’ del Bosco Annamaria Clementi Franciacorta 2015 è la bottiglia più indicata in abbinamento.
La lasagna tradizionale del ristorante “Al Cambio” a Bologna, una pasta verde di spinaci alternata al ragù di manzo con salsiccia, prosciutto e besciamella. Il vino è scelto tra quelli della regione, un San Patrignano Avi Sangiovese di Romagna Superiore Riserva 2019.
Le trofie al pesto di “Antica Osteria di Vico Palla” a Genova, quelle della tradizione.
Completano la lista altri 15 classici. Ci sono gli agnolotti del plin del ristorante “Madonna della Neve” di Cessole (Asti) e i vincisgrassi di “Osteria dei Fiori” a Macerata. I mezzanelli alla genovese — un sugo a base di carne e cipolle — di “Coco Loco” (Napoli), i ravioli con ricotta del ristorante “Oasi Sapori Antichi” (Vallesaccarda, Avellino), le orecchiette con i broccoli del ristorante milanese “Osteria Ricci”, gli spaghetti all’assassina di “Al Sorriso Preferito” (Bari).
E ancora la cacio e pepe di “Roscioli Salumeria con cucina” (Roma), la zuppa di Rasnal, una pasta in brodo totalmente vegetale, preparata al “Maggese” (San Miniato, Pisa), la pasta cacio e burro di “Cibreò Caffè” (Firenze), gli strangozzi di “Enoteca l’Alchimista” (Montefalco, Perugia).
E ancora i culurgiones dell’”Hotel Ristorante Ispignoli” a Dorgali (Nuoro), i pizzoccheri del “Ristorante Quattro Stagioni” a Mantello, Sondrio, i tagliolini all’astice preparati a Corniglia (La Spezia) dal “Ristorante Cecio”, i tajarin al ragù di “Osteria da Gemma” (Roddino, Cuneo) e i tortellini con ricotta, burro e Parmigiano di “Hosteria Giusti” a Modena.