Nel mondo della comunicazione del vino è sempre più difficile trovare nuovi territori, o novità da territori già conosciuti. Durante il Vinitaly abbiamo avuto modo di degustare dei vini, e delle bollicine, provenienti da un territorio dove il metodo classico non è proprio di casa, e che ci ha incuriosito non poco, tanto da dedicare una visita in azienda. Ed è proprio nei Colli Berici che si trova la cantina Cà Rovere ed esattamente nelle colline di Alonte in provincia di Vicenza. Occasione della visita l’inaugurazione della nuova terrazza panoramica, con spettacolare vista sulla vallata e sui vigneti, che fa parte di un progetto di accoglienza enoturistica che si completerà con un Wine Resort di prossima apertura, a pochi passi dalla Cantina. Opera dell’architetto Patrice Schaer. “La struttura è nata con l’obiettivo di accogliere fino a 100 persone per rendere ancora più viva la cantina, all’insegna della convivialità e della qualità vinicola”, dichiara Marcella Biasin. Non poteva mancare il taglio del nastro da parte del sindaco del sindaco di Alonte, Luigi Tassoni.
“Siamo una famiglia e in quanto tale siamo tutti partecipi di questo progetto importante: ognuno di noi ha contribuito alla realizzazione di un tassello di questa terrazza, a partire da mio padre Ugo Biasin che ha seguito l’aspetto ingegneristico, ai miei cugini Marco e Matteo Biasin e zii Sisto e Alessia Biasin che si sono occupati della parte operativa, a me e mia madre che ci siamo occupate dell’arredo”, aggiunge Marcella Biasin. I Colli Berici come dicevamo non sono proprio storicamente un territorio dove ha casa il metodo classico, infatti il territorio rientra in quello dove insiste la denominazione del Prosecco con il suo metodo Martinotti. L’azienda nasce negli anni ’80 con Bruno Biasin insieme alla moglie Giuditta, pianta le prime vigne. E continuando con la seconda generazione, Ugo, Sisto e Alessia, e l’enologo Walter Webber, ed oggi la terza generazione, con Matteo, Marco e Marcella Biasin, ciascuno con il suo “sapere” Matteo con i suoi studi agronomici, Marco con nuovi metodi di affinamento, e Marcella con il rilancio dell’immagine aziendale attraverso il marketing, la rete commerciale e l’accoglienza al pubblico.