Gli chef in gara
Ed ecco una breve scheda di ogni chef:
Andreas Zangerl, Casa Grugno, Taormina (Me)
E’ austriaco, ma nei suoi geni sicuramente c’è del siciliano, poiché la sua cucina è quella di chi in questa terra ci è nato. E’ un grande interprete di quest’arte e sembra aver interiorizzato al meglio la nostra cultura. Undici anni fa venne in Sicilia per la prima volta e ne rimase innamorato. Da alcuni anni, dall’incantevole cornice di Taormina, racconta quella che ormai è la sua terra e dice di non poter più vivere senza il mare.
Pino Cuttaia, La Madia, Licata (Ag)
Giovane rampante chef, ha studiato al nord la tecnica, ed è proprio il caso di dire che si vede. I suoi piatti sono molto profumati e ricchi di sapori che provengono dalla sua storia, ma non solo. Mette in pratica tecniche moderne in cucina, proponendo ai suoi ospiti destrutturazioni di piatti tradizionali. Molto promettente il suo stile e la sua mano che sta diventando inconfondibile.
Carmelo Chiaramonte, Il Cuciniere del Katane Palace, Catania
Veterano in cucina, istrionico ovunque, trasmette la sua cucina raccontandola agli altri in maniera molto scherzosa. E’ un vero e proprio poeta e i suoi piatti sembrano essere la sua penna. Utilizza le materie prime migliori di tutta la Sicilia e lui stesso sembra andare a scovarle una per una insieme a ricette dimenticate e prodotti antichi.
Accursio Craparo, La Gazza Ladra dell’Hotel Palazzo Failla, Modica (Rg)
Nessuno direbbe che fa lo Chef, Accursio ha più l’aria da ingegnere. In cucina è molto meticoloso ma i suoi piatti stupiscono. Giochi di consistenze e profumi lo caratterizzano, ma soprattutto una grande cura per la presentazione, che non risulta mai a caso. Accursio ha studiato al nord e adesso propone la sua cucina attenta che stupisce davvero occhi e palato.
Corrado Assenza, Caffè Sicilia, Noto
Come presentare Corrado Assenza. Forse dicendo che è uno dei più grandi interpreti della pasticceria siciliana? Quelle di Assenza sono creazioni, opere d’arte. La materia prima nelle sue mani viene elaborata ed esaltata infine assemblata sapientemente creando un perfetto equilibrio di sapore. Ha un che di artista, infatti la sua pasticceria è fatta di quadri, ogni elemento è parte di un insieme, che al palato trova la giusta connotazione.
Franco Ruta, Antica Pasticceria Bonajuto
Il cioccolato modicano nella storia della sua pasticceria ha preso le più svariate forme. Il suo nome è sinonimo di qualità e di mantenimento delle origini notoriamente azteche. Franco Ruta propone quest’arte e si fa portavoce di una cultura unica come quella del cioccolato.