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L'azienda

Sacchet-Zaccheo, l’anima di Carpineto: “La visione lungimirante sul Chianti Classico”

07 Maggio 2024
Le nuove generazioni - Sacchett e Zaccheo Le nuove generazioni - Sacchett e Zaccheo

Vinitaly è sempre una grande vetrina per i produttori italiani, in particolare quando si riesce ad entrare nella lista degli Hot Wine di Wine Spectator. È il caso della Cantina Carpineto e del suo Chianti Classico Gran Selezione 2015 con un punteggio di 95 punti, che abbiamo incontrato proprio alla presentazione di Opera Wine. Carpineto ha appena avuto la conferma, da gennaio 2024, di essere entrata nel Registro dei Marchi Storici di interesse nazionale, istituito dal Ministero dello Sviluppo Economico presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi. Il Registro riunisce marchi d’impresa registrati da almeno 50 anni, che rappresentino una realtà produttiva nazionale di eccellenza storicamente collegata al territorio nazionale. I fondatori della Carpineto, Giovanni Carlo Sacchet e Antonio Mario Zaccheo, fondarono la cantina con l’intenzione di produrre il miglior Chianti Classico che il terroir potesse offrire. E il Chianti Classico fu il loro primo vino, in controtendenza rispetto agli standard produttivi di allora. Oggi la giovane generazione di Carpineto perseguendo quel sogno porta a compimento una visione e un sogno con il Chianti Classico Gran Selezione.

“Il vigneto di due ettari ubicato a Dudda, Greve in Chianti, è il primo vigneto della Carpineto, quello su cui abbiamo lavorato sin dal 1967 affinché rendesse la migliore uva della tenuta. Una zona scelta sia per l’esposizione che per la composizione del terreno. Un territorio che marca il vino e un vino che esalta il carattere di quel territorio. Anche per questo la Gran Selezione rappresenta l’esito di una visione lungimirante, il coronamento del sogno dei nostri padri, che proprio nel 1967 fondarono l’azienda”, raccontano i figli Caterina Sacchet e Antonio Michael Zaccheo. Un millesimo eccezionale, la 2015 un’annata 5 stelle. “Un prodotto di grande razza ed eleganza che premia la lungimiranza, la costanza nella qualità, il lavoro nel tempo. Un vino di ottima struttura di uva sangiovese in purezza che appartiene alla linea d’eccellenza dell’azienda, quella degli Appodiati”, aggiunge Caterina.

L’Appodiato di Dudda, località originaria dell’azienda, nota da secoli proprio come “Carpineto”, è situato sulle colline a un’altezza di 300 metri, nella zona del Chianti Classico. E’ il cuore storico dell’azienda, emblematicamente rappresentato anche da un archivio enoico tra i più forniti, con un grande numero di annate storiche. Oltre all’archivio, molto spazio in cantina è dedicato all’elevazione nei legni, la barricaia contiene circa 1000 botti e barrique. Mentre l’affinamento dei vini imbottigliati avviene in una cella sotterranea a temperatura costante che può ospitare fino a un milione di bottiglie. Il complesso, dove attualmente sono in corso lavori di ampliamento della cantina, è circondato da 8 ettari di vigneti a Sangiovese del Chianti Classico. L’etichetta del Chianti Classico Gran Selezione, è su carta Fabriano fatta a mano da un artigiano, e riprende quella del Chianti Classico, prima etichetta della Carpineto, caratterizzata anch’essa dall’autoritratto di Rubens. “Mio padre trovò in casa, proprio negli anni in cui, poco più che ventenne, con Sacchet diedero avvio all’attività, un’incisione di Marchi Incisori dell’autoritratto di Rubens. L’incisione, che era nella collezione di famiglia, fu scelta come simbolo dell’allora nuova Cantina di Greve in Chianti e del primo vino prodotto, il Chianti Classico appunto, in quanto Rubens vantava una lunga storia di amore per la Toscana ed il vino. Quest’immagine è tutt’ora il simbolo del nostro Chianti Classico, nelle tre diverse tipologie, l’Annata, la Riserva e ora la Gran Selezione”, racconta Antonio Michael Zaccheo.

A Greve in Chianti, è stata istituita anche una libreria enoica tra le più fornite, con un grande numero di annate storiche, che sono disponibili alla vendita. Non sono poche le aziende storiche toscane che hanno un archivio delle loro annate migliori. L’idea di costituire una libreria delle bottiglie nacque agli stessi fondatori, fin dall’inizio. Per dimostrare la longevità dei prodotti iniziarono così fin dai primissimi anni a conservare le annate più prestigiose, nonché quelle più premiate: “Male che va – dicevano, ce le beviamo noi”.

La verticale

Approfittando della visita abbiamo potuto assistere ad una mini-verticale che ha avvalorato ancor di più, se mai ce ne fosse stato bisogno, del valore di questa produzione. I vini degustati sono stati:

Chianti Classico Gran Selezione 2015
Colore rosso rubino con sfumature granate, al naso intenso, con sentori fruttati dolci di frutti di bosco, note speziate dolci e leggermente balsamiche, al palato fresco sapido, coerente con le sensazioni olfattive di bellissima struttura tannica che risalta la polpa delle sensazioni fruttate, lungo e persistente finale.

Chianti Classico Gran Selezione 2016
Colore rosso rubino con unghia granata, al naso intenso, tornano le sensazioni fruttate del precedente, sentori marcati di frutti di bosco, amarena e piccoli frutti rossi, leggere sfumature di vaniglia e note speziate dolci e balsamiche con liquirizia, ginepro e chiodi di garofano, al palato coerenza gusto olfattiva con trama tannica setosa in grande equilibrio con la sua freschezza, lunga e persistente finale.

Chianti Classico Gran Selezione 2020
Colore rosso rubino intenso, al naso potente, concentrato, sentori marcati di frutti di bosco, marasca e fragoline di bosco, prugna, mora sfumature speziate di vaniglia delicatamente tostate, e note speziate di liquirizia nel finale, al palato bella freschezza, tannino presente ma non prominente già sulla strada dell’equilibrio, lungo e persistente finale sulle note olfattive.