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L'intervista

Paolo De Castro: “Non mi ricandido alle prossime europee. E sulle etichettature salutistiche…”

15 Aprile 2024
Paolo De Castro Paolo De Castro

L’europarlamentare Paolo De Castro non si ricandiderà alle prossime elezioni del 9 giugno. Lo ha annunciato a Cronache di Gusto durante un incontro tra i padiglioni del Vinitaly. “Non mi ricandido – dice De Castro – ma voglio assicurare che sarò sempre presente e che seguirò e supporterò le sorti della filiera”. De Castro, parlamentare europeo eletto nelle fila del Pd ed ex ministro dell’Agricoltura (l’ultima volta nel governo Prodi) ha sempre seguito con grande competenza e costanza le tematiche legate al comparto agroalimentare, vino incluso ovviamente. Adesso dopo tre legislature di fila non sarà in lizza per le votazioni del 9 giugno. De Castro ribadisce che i prossimi cinque anni saranno importanti per il futuro del vino e molti tra i dossier più determinanti saranno nelle mani della commissione europea e tra quelle degli eurodeputati. Tra i temi più scottanti quello delle etichette che riportano indicazioni salutistiche. E infatti notizia di pochi giorni fa che dopo l’Irlanda anche il Belgio ha varato una legge che prevede l’obbligo di introdurre avvertenze sanitarie sulle bevande contenenti alcol.

De Castro commenta: “Nella plenaria l’Europarlamento ha votato contro questa proposta. Se ci sarà un voto di tutto il Parlamento torneremo a votare contro. È chiaro che con queste leggi si crea un problema all’uniformità del mercato unico. Non è facile per l’Irlanda imporre ai produttori le nuove etichette. Nel caso in cui lo facesse dovrebbe attuarlo solo ai produttori di bevande alcoliche della sua nazione. Lo stesso vale per il Belgio. Pertanto tutti i produttori europei che esportano in Belgio o in Irlanda non sono obbligati a rispettare le etichette con le norme salutistiche. Dovranno rispettare le regole dell’Europa. Queste nazioni non potranno imporre nulla oltre il loro confine nazionale. Tuttavia – evidenzia De Castro nel suo ragionamento – il mondo del vino deve stare attento per evitare che quest’indirizzo che considera il vino come il tabacco prenda poco a poco il sopravvento. Bisogna tenere la guardia altissima. La partita è aperta e dipenderà molto anche dagli equilibri politici del prossimo Parlamento europeo. Per quanto riguarda il mio lavoro – dice ancora De Castro – io continuerò a lavorare per il mondo agroalimentare italiano. Il mio impegno prosegue oltre Bruxelles”.