“La Sicilia è un brand protagonista al Vinitaly. Il made in Sicily sta conquistando sempre più spazi nei mercati internazionali, è una strada che vogliamo incentivare con finanziamenti mirati”. Lo ha affermato Luca Sammartino, Assessore Regionale all’Agricoltura alla conferenza di presentazione nell’area istituzionale. Alla 56esima edizione della kermesse veronese partecipano circa 140 cantine, numerose aziende del comparto oleario e gastronomico. “Non c’è modo migliore per festeggiare il titolo di Regione Europea della Gastronomia 2025 – prosegue l’assessore -. È un riconoscimento della Commissione Europea che valorizza l’impegno dei produttori, la bellezza paesaggistica, monumentale e artistica della nostra splendida regione a cui si aggiunge il connubio della gastronomia. È la prima volta che accade ed è un evento che merita grande attenzione. Sono orgoglioso di essere io a inaugurarla”.
La conferenza stampa è stata l’occasione per analizzare i trend di consumo. La Sicilia si conferma non solo un territorio di grandi vini rossi, cresce la considerazione dei vini bianchi e degli spumanti. Gli Stati Uniti si confermano il primo mercato di riferimento, seguiti da Germania, Regno Unito e Canada. La spiccata tipicità e gli alti standard qualitativi li rendono apprezzati e riconoscibili, la platea dei wine lover è in costante crescita. Gaetano Aprile, direttore Irvo, Istituto regionale del vino e dell’olio, ha comunicato che l’ambito di competenza dell’ente è stata ampliato ad esclusione della zootecnia e dei latticini. Si pensa anche all’apertura di una nuova sede su Catania e all’allargamento della pianta organica. Non è mancato un momento di commozione nel ricordare Marisa Leo, Donna del Vino di Sicilia, uccisa a Mazara dal compagno. Per l’occasione sono state realizzate delle spillette personalizzate. La conferenza si è conclusa con la degustazione delle golosità preparate dalla pasticciera Lidia Calà Scarcione del bar pasticceria Dolce Incontro a Tortorici, nei Nebrodi in provincia di Messina.