Ci troviamo a Poggioreale, comune situato all’estremità orientale della provincia di Trapani, nel territorio collinare della valle del Belice. L’azienda di Salvatore Tamburello si estende complessivamente per 24 ettari ad un’altitudine di circa 200 metri sul livello del mare. In essa si trovano 13 ettari di vigneti in cui vengono coltivati Nero d’Avola, Grillo, Catarratto, Trebbiano e Syrah (quest’ultimo è un nuovo impianto che presto andrà in produzione). Oltre ai filari di viti, nella proprietà ci sono uliveti della varietà Nocellara del Belice. Proveniente da una famiglia che si occupa di agricoltura da cinque generazioni, Salvatore inizia a vinificare con la vendemmia 2014 e l’anno successivo commercializza le prime bottiglie. La filosofia produttiva è incentrata sull’agricoltura biologica (dal 2010 è presente la certificazione) e sull’alta qualità, ottenuta con il massimo rispetto per la natura e una rigorosa selezione delle uve. E’ stata appena ultimata la costruzione della nuova cantina con annessa una piccola sala degustazione dalla quale si può vedere la bottaia.
L’attuale produzione, circa 15 mila bottiglie, è ottenuta dalla vinificazione di solo il 15 per cento delle uve di proprietà. L’obiettivo è riuscire a vinificare tutto in futuro per raggiungere quota 90 mila bottiglie. Preziosa la collaborazione dell’enologo Vincenzo Leone, mentre per la spumantistica c’è anche la consulenza di Giacomo Ansaldi, stimato professionista esperto del settore. La gamma di etichette conta diverse referenze divise in due linee, una tradizionale e l’altra denominata “N” perché costituita da prodotti non filtrati. Recentemente si è aggiunto anche uno spumante. Particolari i nomi dei vini, ognuno dei quali non è altro che il numero della particella catastale su cui insiste il vigneto, cosa che vuole indicare il forte legame tra ciò che troviamo in bottiglia e il suo luogo di provenienza.
Il Metodo Classico 30 Mesi Dosaggio Zero 2019 rappresenta una nuova sfida per Salvatore Tamburello che, forte della convinzione che le caratteristiche delle proprie uve si prestino alla produzione di spumanti di qualità, ha deciso di cimentarsi anche con questa tipologia di vino. E’ un blanc de blancs fatto per il 65 per cento con uve Grillo provenienti da un vigneto piantato nel 2009, più un 35 per cento di Catarratto frutto di una parcella due anni più giovane. Seguendo fedelmente la filosofia aziendale che mira sempre a conservare la naturalità del prodotto, la base spumante viene ottenuta da fermentazione spontanea e non è sottoposta a filtrazione. Dopo la presa di spuma, questo Metodo Classico affina in bottiglia sui lieviti per 30 mesi. La sboccatura è stata effettuata nel 2023 senza aggiunta di liqueur d’expedition (dosaggio zero).
Nel calice si presenta di colore giallo paglierino carico, leggermente tendente al dorato. Fine, abbondante e persistente il perlage. Ha un naso di buona intensità con una chiara impronta agrumata che va dai sentori di pompelmo alla scorza di limone, poi note un po’ più tenui di frutta esotica a polpa gialla, un cenno floreale e un richiamo di pan brioche che arricchisce il bouquet senza risultare mai troppo presente. Il sorso è vivo, agile, snello, discretamente sapido e dotato di un gusto perfettamente coerente con l’olfatto. Rinfrescante il finale dal timbro citrino. Si tratta di uno spumante che si caratterizza per un’interessante carica aromatica, ma che è anche facile da bere grazie al suo profilo dinamico e al moderato grado alcolico. Può essere abbinato ad antipasti e primi piatti della cucina di mare a base di molluschi e crostacei, oppure a crudi di pesce.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Salvatore Tamburello
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