Giornale online di enogastronomia • Direttore Fabrizio Carrera
L'azienda

Acqua Mangiatorella sposa la sostenibilità e continua il processo green. E per i 120 anni un grande evento

27 Marzo 2024
Pietro Federico, amministratore delegato di Mangiatorella SpA Pietro Federico, amministratore delegato di Mangiatorella SpA

Quest’anno sono 120 anni dalla scoperta della fonte: acqua Mangiatorella festeggia il suo compleanno. La sorgente, così come lo stabilimento d’imbottigliamento, si trova nei boschi di Stilo, cittadina in provincia di Reggio Calabria, a 1.200 metri di altitudine e alle falde del Monte Pecoraro. Il gruppo, il più importante delle acque minerali del Sud Italia, con fonti e stabilimenti di produzione che si trovano in Sicilia e in Calabria, vede al suo interno oltre Mangiatorella i marchi Cavagrande, Acquarossa, Hidria e Sorbello. 

Il 2023 è stato un anno di ripresa dei consumi, sia dopo la crisi del Covid sia per i conflitti. “Quello appena passato – ci dice l’Ing. Pietro Federico, Amministratore Delegato Mangiatorella SpA – è stato un anno complicato sul mercato ma migliore di quello che era il 2022 segnato dall’inizio dei conflitti. Il fatturato è rimasto stabile, abbiamo recuperato il gap rispetto alla contrazione del 2022 e sulla dinamica pluriennale notiamo una discreta crescita sul 2021. In generale, il trend degli ultimi tre anni è positivo sia per i volumi che per il fatturato”. 

Oltre che in Calabria, Sicilia e altre regioni del meridione, l’azienda distribuisce i suoi prodotti anche in Canada, Malta, Australia, Polonia, Gran Bretagna, Stati Uniti d’America e Kazakistan, ed è impegnata in un piano di sviluppo internazionale. Proprio in questo piano sta aumentando sempre più la presenza del gruppo in Paesi extraeuropei e il 2023 ha visto l’ingresso nel pacchetto del Sud Africa. 

Per festeggiare i 120 anni di vita saranno organizzati diversi eventi durante tutto l’anno. Si parte a giugno con una giornata nello stabilimento incentrata sulla storicità dell’acqua e sull’ambiente: “Ancora è tutto top secret – dice l’ing. Federico – ma possiamo già anticipare che vorremmo far percepire ai consumatori l’origine e la purezza dell’acqua, dovuta alla particolare collocazione della fonte, in un luogo incontaminato e isolato”. 

Lo stabilimento di produzione si trova infatti in un’area boschiva di oltre 40 ettari, all’interno delle Serre Calabre, nei pressi di Stilo e conta circa 25 mila mq di superficie coperta. L’azienda conta poi altri tre stabilimenti. L’acqua Sorbello si trova sempre in Calabria, sulle pendici del Monte Reventino, mentre Cavagrande e Acquarossa e Hidria sono in Sicilia (la prima nel parco dell’Etna, la seconda, insieme a Hidria, a Belpasso). 

L’ambiente e la sostenibilità sono temi al centro dell’attività del gruppo. Dopo gli stabilimenti siciliani, quest’anno si investe sul tetto fotovoltaico nello stabilimento calabrese di Mangiatorella: “Abbiamo un sito non collocato in una posizione felice per la produzione solare a 1.200 metri di altitudine in ambiente ombreggiato. Ma la radiazione che riceviamo la utilizziamo a scopi energetici”. 

Anche il packaging è stato rinnovato dal punto di vista dell’alleggerimento dell’imbottigliamento in plastica. “Stiamo puntando molto, adattandoci alle normative europee, alle bottiglie con il tethered cap, il tappo tappo che resta ancorato a vantaggio della raccolta differenziata. Stiamo però anche rafforzando la  gamma di acqua  in vetro che rappresenta una valida alternativa alla plastica”.

E gli obiettivi per l’anno non terminano qui: “Vogliamo affermarci sul mercato retail e puntare molto sull’horeca soprattutto con Cavagrande per lanciare e per aumentare distribuzione della bottiglia di vetro rivolta a tutta la ristorazione di qualità siciliana che punta sui prodotti di eccellenza a chilometro zero”.