“Se una tradizione nasce da una novità, una novità da dove nasce?”, si chiede Michele Cannone, Lavazza Brand Away from Home Director. Ecco la risposta, dello stesso Cannone: “La novità per 1895 Coffee Designers by Lavazza rappresenta un crocevia di continua ricerca, innovazione e scoperta che conta sull’approccio artigianale, sulla capacità e l’esperienza di un’anima industriale”. Insomma, un’anima eclettica capace di trasformare una piacevole abitudine in un vero e proprio rito da ripetere più volte durante la giornata, declinato in diversi appuntamenti, dalla prima colazione alla cena, passando per il break delle cinque, secondo il manager Lavazza e, ancora di più come ha dimostrato con la scelta dei caffè da servire con le creazioni di chef e pastry chef in occasione dell’evento che 1895 Coffee Designers by Lavazza ha proposto a Identità Milano 2024, la caffelier Stefania Zecchi che di Speciality Coffee Association (Sca è community coordinator. E, così, a Milano, Cannone ha sottolineato che “è sempre più evidente l’esigenza di aumentare la cultura del caffè, un’abitudine che rappresenta non solo un piacevole momento nelle pause quotidiane, ma un rituale a fine pasto. Per questo siamo sempre più convinti che qualificare l’offerta sia fondamentale così come rendere più consapevoli i consumatori, attraverso un percorso che coniuga sensibilità e gusto. Questi i due attributi che ci accompagneranno nel futuro”.
E, per essere più concreti, a Identità Milano, Lavazza ha proposto quattro esempi per evidenziare che lo specialty coffee è un universo dove passione, artigianalità e tecnologia si intrecciano con precisione e armonia, nel pieno rispetto dello stile italiano. Coinvolgendo, ovviamente, rinomati protagonisti del mondo dell’alta pasticceria ma anche del fine dining e dell’hôtellerie, che nell’evento milanese hanno accompagnato gli ospiti ad immergersi in un viaggio esperienziale nel mondo dei caffè di eccellenza, con un’expertise memorabile arricchita dalla conoscenza dei Coffelier 1895, ricercatori o meglio esploratori del gusto come Stefania Zecchi, che hanno accompagnato gli ospiti in questo particolare mondo del caffè. E, così, con l’offerta gastronomica del Portrait – il locale aperto a Milano dal gruppo Ferragamo -, la perfezione in tazza degli Specialty Coffee 1895 si combina con l’offerta gastronomica del ristorante contraddistinta da un sapore e uno stile unico, firmata dell’executive chef Cesare Murzilli, da sempre grande appassionato di caffè che sottolinea che “1895 Coffee Designers by Lavazza è stata da subito una piacevole scoperta. Una selezione di prodotti di altissima qualità che raccontano storie di rispetto della materia prima, dei fornitori e dei lavoratori e soprattutto sulla passione, proprio come la mia pasticceria, creata non solo da ingredienti di prima qualità ma dall’amore e dalla costante ricerca e desiderio che il mio team ed io abbiamo di migliorarci per offrire al cliente un momento di piacere indimenticabile”.
I caffè in abbinamento scelti dal coffelier sono stati il monorigine Moral Azul, nuova single origin della collezione, coltivata in Colombia a 1.730 metri di altitudine; il monorigine 15 Degrees South proveniente dalla Colombia; e il nicaraguense Avanguardia VI. Mentre per l’Alzatina dolce pausa, selezione di prodotti di alta pasticceria mignon del maitre patissier Diego Crosara della storica pasticceria milanese Marchesi 1824, il coffelier ha fatto preparare un prezioso monorigine Precioso coltivato in Guatemala a 1.800 metri di altitudine. Anche perché “il caffè è sempre stato uno dei nostri elementi distintivi fin dai primi anni del ‘900, quando Pasticceria Marchesi divenne una rinomata caffetteria milanese – dice Crosara -. Portiamo avanti questa tradizione e valorizziamo questo ingrediente grazie al nostro rituale da scoprire nei punti vendita e alla creazione dei nostri iconici prodotti al caffè, tra cui il tiramisù, il gelato e le brioches. Inoltre, stiamo lavorando su una nuova serie di creazioni dedicate che sarà lanciata ad aprile in occasione del nostro bicentenario”.
Protagonista anche la simpaticissima chef stellata Chiara Pavan del Venissa di Venezia, famosa per la sua creatività con cui ogni portata è concepita come un’opera d’arte culinaria, resa ancora più unica dalla selezione Lavazza. Tant’è che ha sottolineato di aver “scelto di collaborare con questo brand perché penso che sia un’eccellenza innovativa in Italia. Sono orgogliosa di scegliere un caffè così eccezionale, proveniente da microlotti di produzione di qualità altissima, che ne determinano all’origine le caratteristiche di sostenibilità ambientale ed etica del lavoro”. Per il suo “riso, rapa rossa, frutti rossi fermentati, aneto e formaggio di capra” il caffelier suggerisce i monorigine Cold brew di Mora Azul mentre con “topinambur cotti in crosta di fondo di caffè, maionese ai porri” il boliviano Chemex per passare al nicaraguense Espresso Avanguardia VI con il “tempeh caramellato di ceci neri, zabaione alla Kombucha di caffè, panna acida”. Infine, il monorigine Colima coltivata in Colombia a 2.000 metri di altitudine per il “Cavolfiore a Bangkok” di Christian Costardi che a Identità Milano ha proposto anche “sequenza di mare: nigiri di ricciola, scampo croccante, diversamente tonnato” e “Pinerolo è dolce” il coffelier ha abbinato i già microlotto Avanguardia VI e il monorigine Cold brew.
In conclusione, per dirla con lo chef Costardi che con il fratello Manuel ha conquistato la stella Michelin per il ristorante dell’Hotel Cinzia di Vercelli “la reputazione internazionale del brand nel mondo del caffè è ineguagliabile e con 1895 Coffe Designers by Lavazza ci accomuna lo spirito d’innovazione e amore per l’artigianalità oltre al fatto che la dedizione alla qualità e all’eccellenza, la continua innovazione nel settore e l’impegno per la sostenibilità sono temi importanti che tutti i giorni, entrambi, cerchiamo di portare avanti”.