Lidia Matera, agronoma, ha lasciato un’avviata attività a Bologna per rientrare nel Cosentino e prendersi cura della cantina di famiglia
L’amore per la terra e per il lavoro dell’agricoltore. Si potrebbe definire una poetessa del vino Lidia Matera (nella foto) che porta avanti il sogno del padre Ennio.
Quello di far rinascere un territorio, di riportare in vita i vitigni autoctoni, “perché l’attività dell’agricoltore è un’attività nobile”, commenta Matera che da agronoma con una carriera ben avviata a Bologna decide, alla morte del padre, ingegnere ma con la passione per l’agricoltura, di mollare tutto e “piantare radici nella mia terra d’origine”.
Tenuta Terre Nobili, così decide di chiamare l’azienda che sorge a Montalto Uffugo, a mezz’ora da Cosenza, a 430 metri sul livello del mare. “Una nobiltà che non si riferisce ai casati ma al lavoro dell’uomo nei campi”, sottolinea. E le radici Matera le ha piantate sul serio: “Da vent’anni mi occupo dell’azienda e sembra che qualcosa funzioni bene. Sembra insomma che le scelte prese portino verso la strada giusta”.
E parla con fierezza dei riconoscimenti non solo in Italia ma anche all’estero dove esporta circa il cinquanta per cento della produzione. La sua filosofia parte innanzitutto “dall’ottenimento di prodotti d’elevata qualità che rispecchiano il territorio di provenienza con prezzi non proibitivi. Altra filosofia aziendale – continua – è sempre stata quella di adottare i principi delle metodiche relative all’ottenimento di prodotti biologici, giacché reputo che il rispetto per il consumatore e per l’ambiente sia quanto mai importante. Ci tengo a non depauperare ciò che la madre terra ci dona. Una madre terra che è gioia e positività”.
Vive immersa nella natura Lidia Matera e ne è profondamente innamorata. Al punto da cercare di trasmetterla a chi va a trovarla in azienda ed a parlare dei suoi vini come di figli. “Son tutti belli”, dice. Natura, antichi sapori, arte. Sono il connubio vincente per questa donna del vino che assieme ad altri produttori della zona ha messo su un consorzio di tutela “per dare un impulso in più alla nostra produzione”. Nerello, Aglianico, Greco. Sono questi i vitigni della sua cantina che consta di quindici ettari. La zona rientra nella delimitazione dell’Indicazione Geografica Tipica Valle del Crati. Quattro le etichette firmate Tenute Terre Nobili, in cantina “il nuovo esperimento. – rivela Matera – Si tratta di un superbarricato di Nerello, ma ci vorranno almeno due anni per il mercato”.
Sandra Pizzurro