La ruota del piacere a 360 gradi. Si chiama così la vera e propria ruota che comprende abbinamenti, temperature, situazioni di consumo, creata dalla Cantina Florio.
In essa sono elencati tutti i modi in cui si può gustare il Marsala. Dall’aperitivo, al cocktail o come fine pasto. L’idea nasce dalla constatazione, appoggiata anche da recenti ricerche, che il Marsala piace ma spesso non si sa come berlo. Il concetto primordiale che ha dato il via alla ruota è dunque: “Se lo conosci lo bevi”.
Il Marsala infatti, nettare pregiato della tradizione vinicola siciliana, è stato anche l’oggetto di un sondaggio affidato a Brandvoyant da Florio su un campione di mille consumatori italiani di età compresa tra i 20 e i 65 anni e di una ricerca che ha coinvolto i trecento degustatori professionali del Concorso Mondiale di Bruxelles. Risultato? Solo il 17 per cento dei consumatori intervistati acquista il Marsala prevalentemente per berlo, contro il 56 per cento che invece lo identifica come ingrediente ed infine un 27 per cento che ne fa entrambi gli usi. Insomma nell’immagine dei consumatori ‘profani’ il Marsala è tra i vini liquorosi più conosciuti, ma più che altro come ingrediente da cucina.
Gli addetti ai lavori invece non hanno dubbi: il Marsala è un vino da meditazione, da gustare in un momento di relax. Aperitivo o cena con gli amici cambiano anche gli abbinamenti che fanno gli esperti. Così oggi il Marsala viene abbinato non più solo alla classica pasticceria ma anche a fegato d’oca e formaggi erborinati, nella tipologia semisecca, mentre la tipologia vergine al pesce affumicato e ai formaggi stagionati. C’è anche chi azzarda e suggerisce l’unione a sapori come quelli del risotto alla zucca, della zuppa di trippa fino all’idea di un maialino molto speziato. Il Marsala dunque si rinnova e si avvicina anche ai giovani. Il 18 per cento di questi ultimi intervistati dichiara di non conoscere abbastanza lo storico vino siciliano, mentre un 21 per cento dichiara che lo beve abitualmente. Nonostante dunque le polemiche il Marsala si conferma come il vino liquoroso siciliano più diffuso ed è bevuto dal 35 per cento degli intervistati. Deciso è il riconoscimento di Florio come il brand più conosciuto tra i vini dolci e liquorosi siciliani.
Sandra Pizzurro