Alla domanda se l’aumento dei costi ha assottigliato la differenza tra prezzi al ribasso – i famosi prezzi civetta – e prezzi di prodotti premium, la risposta è: “Questa congiuntura negativa può paradossalmente diventare l’occasione per avvicinare i consumatori agli oli di qualità, iniziandoli così alla straordinaria biodiversità olivicola italiana, che conta oltre 500 differenti cultivar. In questo contesto è fondamentale che a vincere sia il valore del prodotto e non, come è accaduto in passato il prezzo più basso, con l’offerta in sottocosto permanente. Occorre, proprio facendo leva su questa circostanza dettata dalla necessità di mancanza di olio, far valere il concetto che l’olio extra vergine di oliva è una risorsa preziosa e non una commodity come è accaduto negli ultimi decenni”.
E’ una fortuna avere un esperto come Luigi Caricato che con il suo Olio Officina Festival, che ha ideato e dirige – siamo alla 13esima edizione – è l’unico think tank italiano nel comparto dell’olio da olive. E, infatti, Olio Officina Festival, che si svolge a Milano, e quest’anno, in programma dal 29 febbraio al 2 marzo, ha cambiato sede dallo storico Palazzo delle Stelline all’altrettanto famosa Fabbrica del Vapore, offre l’opportunità di conoscere le diverse peculiarità degli oli, cogliendo così ogni minima sfumatura del profilo sensoriale di ciascun olio, sia in termini di colore, nota olfattiva, gustativa e retro-olfattiva. Anche perché ogni extra vergine esprime una sua precisa identità e determina di conseguenza un plus specifico di gusto e aromi alle diverse preparazioni gastronomiche, sia della tradizione regionale italiana sia delle varie cucine nazionali. Ed ecco, secondo Caricato, l’importanza da sapere che i prezzi dell’olio da olive hanno registrato livelli record a causa della siccità combinata all’incremento dei costi energetici e di confezionamento: in Italia il prezzo medio dell’olio extra vergine di oliva è passato dai 5,70 euro al chilo di novembre 2022 ai 6,13 euro di aprile 2023, toccando livelli medi mai visti in precedenza, tanto che negli ultimi mesi i prezzi hanno oscillato tra i 7 e gli 8 euro, raggiungendo picchi, questo mese, di 9 euro al chilo, presso la Borsa merci di Bari per l’extra vergine a 0,4 di acidità e di 10 euro per l’olio biologico.
E, quindi, negli ampi spazi della Fabbrica del Vapore scelti da Caricato per l’edizione numero 13 di Olio Officina Festival – con il titolo “Olio: sapori, saperi, suoni” – nei tre giorni dell’evento, sarà portato avanti un gran bel calendario di eventi che vanno, intanto dalla presenza di banchi d’assaggio dei produttori con oli da tutta Italia e dal resto del mondo, alle degustazioni guidate con una utile introduzione agli abbinamenti olio/cibo a masterclass comparative per scoprire le infinite sfumature dell’olio per confrontarsi anche con gli oli prodotti in altri Paesi, non solo europei; dai talk-show e le conferenze – su temi di economia, politica, design e packaging, cultura; da spettacoli e concerti perché Caricato insiste nel considerare l’olio un “marcatore culturale”, quale effettivamente è da almeno sei millenni. E, così, arriviamo anche al tema “Olio musicale”, “quanto mai attuale – spiega Caricato – perché, come tutti gli organismi viventi, anche le piante hanno una propria sensibilità ed emettono suoni, che ora, proprio in ragione di una specifica tecnologia, è possibile ascoltare. Si potrà cogliere la plateale differenza tra una pianta sana di olivo ed una afflitta dal batterio Xylella fastidiosa”. Le melodie scaturite dagli alberi sono rese possibili attraverso l’applicazione di alcuni elettrodi sulle foglie e sui rami della pianta. Tramite un algoritmo viene convertita l’impedenza elettrica in note musicali. L’olivo diventa così il compositore che genera le note musicali, lo smartphone l’esecutore che trasmette le note generate dall’olivo, e l’essere umano assume il ruolo di direttore d’orchestra. Importante, per la realizzazione di queste esecuzioni musicali, l’apporto di Alberto Fachechi in collaborazione con la musicista Angela Trane. In occasione del festival si potranno ascoltare delle esecuzioni in presa diretta su piante d’olivo con tecnologia Plants Play.
E, torna pure l’appuntamento destinato ai collezionisti filatelici con due annulli dedicati il primo, venerdì 1 marzo, al tema “Olio musicale”, e il secondo, sabato 2 marzo, al tema “Assaggio olive da tavola”. Nonché le attività destinate ai bambini, eccezionali nasi, non ancora intaccati da pregiudizi, e ci saranno come è consuetudine anche presentazioni di libri e originali installazioni, performance e mostre di ‘Arte da mangiare mangiare Arte’, associazione culturale da sempre a fianco di Olio Officina Festival, sin dalla prima edizione del 2012.