Come avevamo annunciato in questo articolo qualche giorno fa, è ufficiale il terzo italiano nelle fila dei Masters of Wine: si tratta del siciliano Pietro Russo, enologo di Donnafugata. E’ il primo enologo italiano della storia a potersi fregiare delle due lettere nel proprio nome. La notizia è stata confermata dall’Institute of Masters of Wine (IMW) che ha annunciato cinque nuove nomine. Con Pietro Russo, nuovi Masters of wine sono gli inglesi Emily Brighton, Christopher Martin, Robert Mathias e Dror Nativ. Sono i primi nuovi Masters of Wine del 2024 che fanno raggiungere il totale a 417 in 341 paesi. Niente da fare, ma solo per il momento per Cristina Mercuri, a un passo dal diventare prima donna italiana Masters of Wine. La sua tesi è stata rimandata per alcune correzioni. La Mercuri, però, potrà riprovarci fra sei mesi.
Diventare Masters of Wine è difficilissimo. L’esame è composto da tre parti: gli esami teorici e pratici sostenuti alla fine della seconda fase e il documento di ricerca presentato alla fine della terza fase. L’ultima parte, in particolare, è uno studio approfondito su un argomento legato al vino proveniente da qualsiasi area delle scienze, delle arti, delle discipline umanistiche o delle scienze sociali. Solo quando un individuo supera la terza fase dell’esame diventa Master of Wine. Prima che i nuovi membri abbiano il diritto di utilizzare il titolo di Master of Wine o le iniziali MW, devono firmare il codice di condotta dell’IMW. Firmando il codice di condotta, i MW si impegnano ad agire con onestà, integrità e a sfruttare ogni opportunità per condividere con gli altri la loro comprensione del vino. La presidente dell’IMW, Cathy van Zyl MW, ha detto: “L’annuncio dei nuovi Masters of Wine suscita molte emozioni nei “vecchi” MW di tutto il mondo. Ci ricorda i nostri viaggi MW e ci ricorda la realizzazione che abbiamo provato quando abbiamo ricevuto quella “telefonata”. Ma soprattutto, in modo preponderante, ci riempie di gioia e orgoglio per i nuovi. Congratulazioni a Emily, Christopher, Robert, Dror e Pietro. Riconosciamo la loro perseveranza e i sacrifici che hanno fatto, il tempo e gli sforzi che hanno dedicato per arrivare a questo punto, e spesso le distanze molto lunghe che hanno percorso”. I paesi in cui ci sono più Masters of Wine sono Australia (26), Canada (10), Francia (18), Germania (10), Nuova Zelanda (15), Regno Unito (208) e Stati Uniti (58). E adesso l’Italia ne ha 3.