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Scenari

Masters of Wine, ecco il terzo italiano: è l’enologo Pietro Russo

23 Febbraio 2024
Pietro Russo Pietro Russo

Come avevamo annunciato in questo articolo qualche giorno fa, è ufficiale il terzo italiano nelle fila dei Masters of Wine: si tratta del siciliano Pietro Russo, enologo di Donnafugata. E’ il primo enologo italiano della storia a potersi fregiare delle due lettere nel proprio nome. La notizia è stata confermata dall’Institute of Masters of Wine (IMW) che ha annunciato cinque nuove nomine. Con Pietro Russo, nuovi Masters of wine sono gli inglesi Emily Brighton, Christopher Martin, Robert Mathias e Dror Nativ. Sono i primi nuovi Masters of Wine del 2024 che fanno raggiungere il totale a 417 in 341 paesi. Niente da fare, ma solo per il momento per Cristina Mercuri, a un passo dal diventare prima donna italiana Masters of Wine. La sua tesi è stata rimandata per alcune correzioni. La Mercuri, però, potrà riprovarci fra sei mesi.

Diventare Masters of Wine è difficilissimo. L’esame è composto da tre parti: gli esami teorici e pratici sostenuti alla fine della seconda fase e il documento di ricerca presentato alla fine della terza fase. L’ultima parte, in particolare, è uno studio approfondito su un argomento legato al vino proveniente da qualsiasi area delle scienze, delle arti, delle discipline umanistiche o delle scienze sociali. Solo quando un individuo supera la terza fase dell’esame diventa Master of Wine. Prima che i nuovi membri abbiano il diritto di utilizzare il titolo di Master of Wine o le iniziali MW, devono firmare il codice di condotta dell’IMW. Firmando il codice di condotta, i MW si impegnano ad agire con onestà, integrità e a sfruttare ogni opportunità per condividere con gli altri la loro comprensione del vino. La presidente dell’IMW, Cathy van Zyl MW, ha detto: “L’annuncio dei nuovi Masters of Wine suscita molte emozioni nei “vecchi” MW di tutto il mondo. Ci ricorda i nostri viaggi MW e ci ricorda la realizzazione che abbiamo provato quando abbiamo ricevuto quella “telefonata”. Ma soprattutto, in modo preponderante, ci riempie di gioia e orgoglio per i nuovi. Congratulazioni a Emily, Christopher, Robert, Dror e Pietro. Riconosciamo la loro perseveranza e i sacrifici che hanno fatto, il tempo e gli sforzi che hanno dedicato per arrivare a questo punto, e spesso le distanze molto lunghe che hanno percorso”. I paesi in cui ci sono più Masters of Wine sono Australia (26), Canada (10), Francia (18), Germania (10), Nuova Zelanda (15), Regno Unito (208) e Stati Uniti (58). E adesso l’Italia ne ha 3.

PIETRO RUSSO: "UN PERCORSO DIFFICILE, MA PIENO DI SODDISFAZIONI"

Pietro Russo è il terzo Master of Wine italiano: dopo Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi, con i quali ha condiviso il percorso di studi, è il primo enologo del Paese ad aver ottenuto il prestigioso titolo dall’Institute of Masters of Wine, la più autorevole e antica organizzazione del vino al mondo. “Ho avuto le idee chiare sin da piccolo su quello che avrei voluto fare da grande, ma non mi sarei mai immaginato di arrivare a questo traguardo – dichiara –. È stato un percorso di studi difficilissimo e al contempo ricco di soddisfazioni: mi piace pensare che questo sia solo il punto di partenza per numerose altre sfide professionali”. Pietro Russo ha iniziato il suo percorso di studente Master of Wine nel 2014: superati brillantemente i primi due Stage, come prova finale ha presentato un Research Paper dal titolo Comparative analysis of different tartaric stabilisation techniques, including the impact of new ingredient labelling rules, for Grillo and Nero d’Avola wines from Sicily, uno studio complesso e attuale in cui ha confrontato i principali metodi di stabilizzazione tartarica, l’impatto sul profilo chimico-fisico dei vini e sui costi di produzione. All’interno del documento viene inoltre discusso il possibile impatto sulla produzione siciliana delle nuove norme di etichettatura.

“Il corso di studi – continua Pietro Russo – mi ha arricchito non solo dal punto di vista delle conoscenze acquisite e del network, ma mi ha anche dato la possibilità di apprendere un metodo di lavoro rigoroso ed efficace, fondamentale per fare una sintesi delle mie competenze e per comprendere e comunicare un vino con lo scopo di posizionarlo in un contesto qualitativo e commerciale”. Pietro Russo è l’unico enologo Master of Wine italiano: da oggi la filiera produttiva potrà contare su di un rappresentante tecnico che potrà dare ulteriore visibilità al vino italiano in ambito internazionale. “Assieme a Gabriele Gorelli e Andrea Lonardi – prosegue –, costituiamo un team di connazionali che, con competenza, diversità e complementarità, si fa ambasciatore autorevole dell’eccellenza enoica nazionale nel mondo. Insieme abbiamo inoltre redatto il capitolo italiano della Sotheby’s Wine Encyclopedia, riconosciuta come la Bibbia del vino mondiale”.

Pietro Russo è nato nel 1985 a Marsala (Trapani), dove fin da piccolo ha avuto l’occasione di conoscere il mondo del vino da vicino grazie al nonno viticoltore e al padre ispettore agroalimentare. Dopo la maturità scientifica si trasferisce a Conegliano Veneto (Treviso) dove consegue la laurea triennale in Enologia e Viticoltura. Si sposta poi ad Asti per la specialistica e continua la sua formazione internazionale con studi a Montpellier e Bordeaux, dove conduce una tesi sui terroirs di Pomerol. Dopo alcune esperienze lavorative in Languedoc, Sicilia, Spagna, Bordeaux, Toscana, Nuova Zelanda, nel 2010 torna nella terra natia per iniziare il suo percorso come enologo di Donnafugata, tra le aziende più importanti e note nel panorama enologico italiano e internazionale: “Donnafugata è una palestra incredibile, dove quotidianamente ci si confronta con stimoli ed esigenze sempre nuove e dove una vendemmia vale per quattro. Sono felice di aver contribuito al consolidamento qualitativo dei vini aziendali e di aver partecipato attivamente alla nascita e allo sviluppo stilistico dei vini delle tenute dell’Etna e di Vittoria. La famiglia Rallo, alla quale sono riconoscente, mi ha dato la possibilità di continuare il percorso di studi e di lavorare quotidianamente a progetti ambiziosi e innovativi. Ritengo di avere una spiccata sensibilità nel percepire le potenzialità qualitative di un territorio e di adottare un approccio tecnico coerente e rispettoso per poterne rivelare le caratteristiche peculiari. Continuerò a collaborare con il team tecnico a progetti di rilievo per portare alla luce le ancora enormi potenzialità di crescita della Sicilia vinicola e dei suoi territori. Guardando al futuro, metterò a disposizione le mie competenze multidisciplinari per abbracciare nuovi progetti e sfide nel campo vitivinicolo”. Oltre al suo percorso all’interno di Donnafugata, Pietro Russo è anche giudice in numerosi concorsi enologici internazionali.