Non sarà una tornata elettorale come tutte le altre. La parola d’ordine, ad Assovini, è “cambio generazionale”.
Nelle prossime settimane, il 26 giugno, l’assemblea dei soci dell’associazione che riunisce i produttori del 70 per cento del vino imbottigliato in Sicilia, voterà il nuovo consiglio di amministrazione dal quale verrà poi fuori il nome del presidente che succederà a Diego Planeta.
Una scelta importante quella di Assovini che, facendo leva proprio sull’idea del “cambio generazionale”, avrà ovviamente una pesante influenza su tutto il mondo del vino isolano la cui eredità verrebbe consegnata a quei quarantenni che in questi anni hanno maturato grandissima esperienza all’interno delle proprie aziende, e che ora potrebbero mettere le loro capacità al servizio dell’intero comparto.
Non è un caso che, oltre ai “giovani” già in consiglio (Francesco Cucurullo, Francesco Ferreri, Antonio Rallo e Alberto Tasca), sarebbero pronti a debuttare nel cda anche Alessio Planeta e uno dei fratelli Cambria, Mariangela o Francesco, rappresentanti dell’azienda Cottanera sull’Etna.
E per la presidenza? Su Conache di gusto, nei giorni del Vinitaly, abbiamo fatto qualche anticipazione sottolineando proprio l’idea di dare un volto più fresco al settore. Adesso sembra che qualche attenzione in più si stia concentrando sul nome di Francesco Ferreri, che ha dimostrato di saper fare molto bene con il Consorzio del Cerasuolo di Vittoria, forse l’unico consorzio siciliano del vino che abbia messo a punto una strategia. Anche se il nome di Alessio Planeta, new entry nel consiglio di Assovini ma non certo nel mondo del vino europeo e mondiale, potrà di certo avere un peso.
Marco Volpe