Boom di visitatori per Cantine aperte. Il bilancio è abbastanza positivo in tutto il Sud Italia a partire dalla Campania che ha avuto circa ventimila ospiti nelle cantine aderenti all’iniziativa, continuando con la Sicilia con diecimila visitatori, e finendo con la Calabria dove si sono recati cinquemila appassionati del vino.
Daniela Mastroberardino, presidente del Movimento Turismo del Vino Campania e vice presidente nazionale parla soddisfatta del successo delle attività guidate come: visite, degustazioni con l’enologo “a dimostrazione – ha dichiarato – della presenza di un pubblico non solo di curiosi, ma di gente, fortemente interessata a conoscere il vino, le aziende ed i territori.
Egualmente di successo le “contaminazioni” vino e arte ma non solo”. In Sicilia l’entusiasmo non è da meno. “Alcune cantine, soprattutto quelle della provincia di Catania – ha dichiarato Salvatore La Lumia, presidente Movimento Turismo del Vino dell’Isola – hanno fatto un vero e proprio boom di visite”.
Ciò che di nuovo si è registrato, invece, è stato uno strano movimento di cantine “abusive” che, pur non essendo associate hanno sfruttato l’onda dei visitatori per realizzare degli eventi sullo stile di Cantine Aperte: “Invitiamo queste aziende – ha dichiarato La Lumia – a non sfruttare l’onda dell’evento in maniera temporanea, quanto piuttosto di unirsi all’associazione in maniera da poter usufruire dei tanti vantaggi presenti in maniera legittima”. Buoni i risultati anche in Calabria nonostante salti all’occhio il numero di cantine
aperte durante lo scorso fine settimana: “Si tratta di una strategia ad hoc –ha spiegato Pierluigi Aceti, presidente Movimento Turismo del Vino Calabria – per evitare che gli ospiti si disperdano in più cantine. Siamo soddisfatti dei risultati ottenuti, il numero di ospiti si è attestato nella media dello scorso anno”.
Pi. Zag.