Sella & Mosca fu fondata nel 1899 da due piemontesi, l’ingegnere Erminio Sella e l’avvocato Edgardo Mosca, entrambi desiderosi di realizzare qualcosa di importante in una zona incontaminata come la parte nord occidentale della Sardegna. Iniziarono così i lavori di bonifica per la rimozione di grossi blocchi di arenaria, trachite e calcare in località I Piani nel territorio di Alghero, dove oggi si trova la tenuta che con i suoi 520 ettari di vigneto in un corpo unico è una delle più grandi d’Europa. Completano la proprietà una quindicina di ettari alle pendici del monte Limbara nell’area della Docg Vermentino di Gallura e 6 ettari nell’estremo sud ovest della Sardegna, a Giba, dove si produce il Carignano del Sulcis.
Si coltivano vitigni autoctoni come Cannonau, Carignano, Monica, Vermentino, Torbato e Nasco, poi Sangiovese e varietà internazionali come Cabernet Sauvignon, Merlot e Sauvignon. Sella & Mosca appartiene alla holding Terra Moretti che ha acquistato l’azienda nel novembre del 2016, credendo fermamente nel progetto di sviluppo e rilancio di uno dei grandi marchi del settore vitivinicolo italiano. Le attività produttive sono rivolte all’alta qualità e al rispetto della natura. Nella tenuta niente viene lasciato al caso: le vigne, le numerose piante e gli edifici hanno un aspetto curatissimo, così come ogni altra cosa. Accanto alle cantine moderne, realizzate alla fine degli anni Settanta, si trovano quelle storiche del 1903 con le vasche in cemento armato e le grandi botti, alcune delle quali risalenti ad oltre un secolo fa. C’è anche Casa Villamarina, una struttura con diverse confortevoli camere che offrono la possibilità di soggiornare all’interno della tenuta, circondati da paesaggi di suggestiva bellezza.
Ogni anno vengono prodotte circa quattro milioni e mezzo di bottiglie, divise tra le numerose etichette che vanno dai bianchi da Vermentino e Torbato ai rossi da Cannonau e Carignano e a vini prestigiosi come l’Alghero Doc Marchese di Villamarina, da uve Cabernet Sauvignon e l’Anghelu Ruju, rosso liquoroso da Cannonau, entrambi diventati ormai grandi classici conosciuti e apprezzati ovunque. Degustiamo il Vermentino di Sardegna Doc Cala Reale 2022, un bianco ben fatto di chiaro stampo mediterraneo. E’ ottenuto da uve Vermentino in purezza proveniente da vigneti con un’età media di 14 anni che si estendono su terreni antichi di origine marina. I sistemi di allevamento utilizzati sono il cordone speronato e il guyot con densità di 4 mila ceppi per ettaro e rese che si attestano sui 130 quintali per ettaro. La vendemmia ha luogo tra la seconda e la terza decade di settembre. La vinificazione inizia con 24 ore di macerazione pre-fermentativa a 10 gradi centigradi, seguita da pressatura soffice, decantazione statica a freddo e fermentazione alcolica in serbatoi di acciaio inox a temperatura controllata. Prima dell’imbottigliamento è previsto un breve periodo di affinamento in acciaio sulle fecce fini.
Nel calice il Vermentino Cala Reale 2022 si presenta di colore giallo paglierino carico con riflessi verdolini. Ha un naso di buona intensità e pulizia nel quale profumi di frutta esotica, pesca e melone giallo si fondono con richiami floreali e agrumati e con sottili note di erbe aromatiche della macchia mediterranea. Il timbro decisamente fruttato si arricchisce così di diverse sfumature che rendono il bouquet variegato e accattivante. In bocca è fresco, disteso, ma anche ben strutturato e pieno nel gusto, dominato dalla frutta a polpa gialla che risulta preponderante anche al retronaso, dove è accompagnata da un tocco floreale. Lungo e sapido il finale. E’ un Vermentino che si distingue per l’equilibrata combinazione di freschezza, carica aromatica e consistenza. Sarà perfetto in abbinamento ad antipasti e primi a base di molluschi e crostacei, oppure a secondi di pesce dal sapore delicato.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Sella & Mosca
Località I Piani – Alghero (Ss)
T. 079 997700
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