Cuvage nasce nel 2011 ad Acqui Terme con l’obiettivo di produrre Metodo Classico piemontese di alta qualità, fornendo una visione moderna della grande tradizione spumantistica regionale. Non a caso il nome del marchio deriva dalla fusione delle parole “cuvée” e “perlage”, cosa che vuole indicare un percorso che dalla maestria nell’assemblaggio della cuvée conduce attraverso varie fasi allo spumante che troviamo nel calice. Oggi le uve vengono selezionate da 86 ettari di vigneto, distribuiti tra Langhe, Roero e Monferrato. Si utilizzano vitigni autoctoni insieme agli internazionali Chardonnay e Pinot Nero. Il team di Cuvage segue con attenzione ogni passaggio e studia a fondo le caratteristiche dei singoli vigneti al fine di portare in cantina le migliori uve disponibili.
La cantina di Acqui Terme è una struttura moderna di fine anni ’90, dove trova spazio anche la “boutique”, una zona inaugurata nel 2020 e dedicata all’enoturismo per poter offrire ai visitatori un’esperienza che li avvicini sempre più al mondo degli spumanti. La gamma di etichette è composta da cinque referenze: un Alta Langa, un Asti Dolce Millesimato, un Blanc de Blancs, un Nebbiolo d’Alba Rosè Brut e un Pas Dosè denominato “Cuvage de Cuvage”. Annualmente vengono prodotte circa 70 mila bottiglie, costituite per più di tre quarti da Alta Langa e Nebbiolo d’Alba Rosè Brut. L’azienda ha realizzato anche una linea di spumanti fatti con il Metodo Martinotti e commercializzati con il marchio “Acquesi” (circa 700 mila botttgilie l’anno).
L’Alta Langa Docg Brut 2019 è uno spumante che rappresenta l’interpretazione di Cuvage del Metodo Classico piemontese più importante, oggi in continua crescita sia sul mercato italiano che all’estero. E’ ottenuto da uve Pinot Nero e Chardonnay provenienti da vigneti situati fino a 450 metri sul livello del mare sulla dorsale collinare che va da Strevi a Castino e contiene diverse espressioni territoriali. Le viti, la cui età media è di 25 anni, crescono su suoli composti da marne grigio-biancastre ricchissime di calcare. Il sistema di allevamento utilizzato è il guyot con densità di impianto di 4-5 mila ceppi per ettaro e rese che si attestano sgli 80 quintali di uva per ettaro. La vendemmia viene effettuata tra la fine di agosto e l’inizio di settembre. I grappoli vengono raffreddati e poi pressati interi fino al 45-50 per cento del peso iniziale. Segue la decantazione statica a freddo del mosto e l’inoculo dei lieviti selezionati per la fermentazione alcolica. Non viene svolta la malolattica. La cuvée ottenuta affina sui lieviti in serbatoi di acciaio inox per 7 mesi. La spumantizzazione prevede un tirage effettuato a cavallo tra aprile e maggio e una permanenza in bottiglia sui lieviti che si protrae per 30-36 mesi.
L’Alta Langa da noi degustato è stato sboccato il 2 febbraio del 2023. Si tratta di un brut con dosaggio di 6 grammi di zucchero per litro. Versato nel calice, offre un colore giallo paglierino e un perlage fine, diffuso e persistente. Ha un naso delicato di frutta matura con la mela golden in evidenza, fiori bianchi, una nota di nocciola e un leggero tocco biscottato. Al palato è fresco, snello, lineare, minerale e procede con ordine verso un finale di discreta lunghezza. La struttura ben calibrata e il buon equilibrio ne fanno un Metodo Classico completo, basato sulla giusta misura. Proprio per questo risulta adatto a un gran numero di abbinamenti. Bevetelo con antipasti e primi piatti della cucina di mare, risotti e pietanze a base di verdure. Da provare anche con diversi tipi di formaggi.
Rubrica a cura di Salvo Giusino
Cuvage
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