Dalle schede di Guida ViniPlus 2024 pubblicata dall’Ais Lombardia, il ruolo di regione vocata alla produzione dello spumante metodo classico emerge in modo preponderante, sia pure con due diverse sfaccettature: la Franciacorta sempre più spedita ad essere il punto di riferimento delle bollicine italiane e l’Oltrepò Pavese, però dalle grandi potenzialità non ancora completamente espresse. Ma Viniplus non si ferma solo al metodo classico perché, da 18 anni a questa parte, i degustatori della più importante associazione italiana di sommelier percorrono tutto il territorio regionale per offrire una panoramica completa di un settore che l’anno scorso ha prodotto 1.317.984 ettolitri di vino di cui la metà a dop (672.723 ettolitri), 466.049 ettolitri a igp e il resto senza nessuna denominazione. E, nello stesso tempo, il suo territorio di grande fascino per bellezza, scorci panoramici e particolari microclima, propone aree vitate meritevoli di essere visitate come Franciacorta, Oltrepò Pavese, Lugana, Valtellina, Valtenesi, Garda, Lambrusco mantovano, Valcalepio, San Colombano, Botticino, Capriano del Colle, Moscato di Scanzo.
Tutto sintetizzato dalla 18esima edizione di Viniplus che è la vera guida alle eccellenze vitivinicole lombarde. Sulla web app, infatti, ci sono le schede di 244 aziende e 835 vini. Di questi 352 si fregiano delle 4 Rose Camune, 104 delle Rose d’Oro, con l’esordio anche delle Rose Rosé. “Siamo molto soddisfatti della fotografia che anche quest’anno emerge dalla lettura della nostra Guida ViniPlus – ha detto Hosam Eldin Abou Eleyoun, presidente di Ais Lombardia, nel corso dell’evento di presentazione della pubblicazione – È uno strumento ormai fondamentale per tutti i sommelier e gli appassionati di vino che vogliono conoscere dettagliatamente la produzione vitivinicola della regione. Tutti i nostri soci, che hanno superato la cifra record di 8500, hanno a disposizione uno strumento molto utile e davvero facile da consultare attraverso i loro tablet e smartphone”.
Il numero di vini che hanno ottenuto le 4 Rose Camune – che rappresentano il punteggio più alto assegnato da parte della Guida – sale a 352; mentre sono 104 i vini ai quali è stata assegnata anche la Rosa Oro, perché oltre alle qualità organolettiche unisce anche il merito di valorizzare il territorio, il vitigno, la tecnica di produzione o l’attenzione all’ambiente. Una conferma che il vigneto lombardo è in salute, ha affermato Sebastiano Baldinu, curatore della Guida ViniPlus 2024, visto che le 104 Rose Oro sono distribuite soprattutto all’interno delle principali province lombarde che producono vino: Brescia con 46, seguita da Pavia (28), Sondrio (13) e Bergamo (7)). E, ha aggiunto, tra le novità di quest’anno anche l’introduzione delle Rose Rosé: “La Lombardia è da sempre un grande protagonista nella produzione di questa tipologia a livello nazionale, sia con le bollicine della Franciacorta e dell’Oltrepò Pavese, che con i vini della Valtènesi sul Lago di Garda, ecco abbiamo ritenuto che fosse giunto il momento di evidenziarli come meritano. Abbiamo segnalato complessivamente 95 vini rosé: 34 hanno conquistato le 4 Rose Camune e 9 la Rosa Oro”.
Senza il grande lavoro e la professionalità dei sommelier degustatori la Guida ViniPlus 2024 non potrebbe ogni anno vedere la luce: le sessioni di degustazioni si sono svolte durante quattro giornate che hanno coinvolto 159 sommelier, ai quali bisogna aggiungere il lavoro dietro le quinte svolto da 16 sommelier impegnati al servizio e da 23 nella gestione dei dati e la logistica. D’altronde, dice Luigi Bortolotti, responsabile dei degustatori Ais Lombardia: “Siamo un gruppo sempre più numeroso e affiatato, desideroso di aumentare costantemente il bagaglio delle proprie conoscenze. Il nostro metodo di lavoro, ormai rodato, prevede che la stessa bottiglia sia degustata dalle diverse commissioni in contemporanea, alla cieca e senza alcuna possibilità di confronto tra i vari commissari. È una garanzia di imparzialità che ci viene riconosciuta da sempre dagli stessi produttori”. Per la seconda volta, dopo il debutto nel 2022, in concomitanza con la presentazione della Guida, è stato assegnato anche il premio “Personaggio dell’anno”, conferito a una personalità che si è distinta nel mondo della produzione vitivinicola della regione Lombardia per la qualità del suo lavoro e, soprattutto, per il suo impegno nei confronti dei temi legati alla sostenibilità e, cioè, Alessandro Sala, titolare della cantina Nove Lune di Cenate Sotto (Bg) e Presidente Piwi Lombardia. “Sono onorato e anche particolarmente emozionato di ricevere questo premio da Ais Lombardia, associazione che segue il mio lavoro e quello del gruppo di viticoltori che rappresento sin dall’inizio del nostro percorso – sono le parole di Sala – L’impegno e lo studio che anima l’operare quotidiano nei confronti dell’universo dei vitigni Piwi va nella direzione della ricerca della sostenibilità, senza derogare naturalmente della qualità e senza inquinare l’ambiente”. Anche quest’anno, infine, le Rose Verdi, riconoscimento introdotto a partire dall’edizione 2011 e che segnala quei vini che contengono quantità sostanzialmente basse di anidride solforosa assegnate al 50% delle etichette presenti in guida. Da quest’anno, inoltre, sono segnalati con un apposito simbolo, anche i vini “Senza Solfiti Aggiunti”.