La Cantina Kaltern, con le nuove annate de “Le Selezioni” invade Milano. Il capoluogo lombardo, infatti, è stato scelto dal team di una delle più importanti cantine sociali dell’Alto Adige per il debutto delle novità dei 15 vini che per le loro quantità, rappresentano il terroir che circonda il Lago di Caldaro e che la storica Cantina Kaltern è impegnata a valorizzare attraverso una produzione di vini di ottima qualità, grazie all’impegno di 590 soci e 440 ettari di vigne quasi tutte presenti nell’agro di Caldaro, con una produzione di 4 milioni di bottiglie. Tant’è che nel ristorante Moebius, che si trova vicino alla stazione centrale di Milano, nel presentare in anteprima le nuove annate, Christian Sinn e Thomas Scarizuola, rispettivamente presidente e kellermeister della Cantina, hanno sottolineato che “i vini delle Selezioni sono nati per portare nel bicchiere tutte le sfumature dei vigneti del lago di Caldaro. La collezione comprende autoctoni e internazionali ed è il frutto di tanta cura in campo, una scelta accurata dei migliori appezzamenti e grappoli, a cui segue un lento riposo in cantina. Selezioniamo solo le uve più adatte ad esaltare le potenzialità espressive e i caratteri peculiari del terroir”.
D’altronde, aggiunge Scarizuola, “alle Selezioni sono destinate le uve delle nostre vigne storiche: negli anni abbiamo imparato a conoscerle e a curarle con grande delicatezza, dedicando loro tutto il tempo necessario prima in vigna, poi in cantina e infine con un opportuno affinamento. L’obiettivo è mettere nei bicchieri maggiore equilibrio, armonia e ampiezza olfattiva possibile”. Le Selezioni, poi, coniugano alta qualità e tiratura e per questo sono preziosi ambasciatori di Cantina Kaltern presso la ristorazione e le enoteche di tutta Italia. Tra le etichette in bianco più rappresentative ci sono il “Brut Nature”, avvolgente e brioso; il Pinot Bianco “Vial 2022”, che unisce eleganza e sapidità; il Gewürztraminer “Campaner 2022”, un tripudio di fiori, frutta e spezie; il Sauvignon “Stern 2022” dallo stile tropicale. Ovviamente tra i rossi è la Schiava a regnare con “Leuchtenberg 2022“ Kalterersee Classico Superiore doc, grande interprete del vitigno principe del Lago ed espressione del genius loci. Nella linea trovano spazio anche il Kerner “Carned”, lo Chardonnay “Saleit”, il Pinot Nero Riserva “Saltner”, il Lagrein Riserva “Lareith”.
Alle “spalle” delle vigne che assicurano le uve utilizzate per queste produzioni, c’è una cantina che è uno scrigno di efficienza ed organizzazione, anche in chiave energetica: dalle aree di vinificazione, che sfruttano il principio della gravità, alla barricaia, situata al livello più profondo della cantina dove le temperature del sottosuolo sono più fresche, fino all’area di stoccaggio e di imbottigliamento, in cui le tecnologie d’avanguardia sono al 100% al servizio della funzionalità intelligente e dell’ottimizzazione delle risorse, ogni spazio fa squadra per essere più sostenibile. Un’attenzione nata dalla profonda sensibilità ecologica di Cantina Kaltern, che dal 2018 si fregia della certificazione Fair’n Green, protocollo nato con lo scopo di rendere misurabili e verificabili gli obiettivi aziendali volti a ridurre l’impatto sull’ambiente. Nel degustare i vini proposti nel ristorante Moebius – oltre a Le Selezioni, c’erano anche i cinque capolavori della linee “Quintessenz”, con 2 bianchi, 2 rossi e un passito – si intuisce l’impegno Cantina Kaltern di valorizzare ulteriormente i vitigni storici della zona e, conseguentemente, anche i vigneti più vecchi, come quelli destinati a Pinot bianco (50 ettari soprattutto in altitudine, fino a 600 metri) che superano i 30 anni e sono allevate a pergola per avere un bianco elegante, fresco, fruttato. Mentre le vigne della Schiava, versione Kalterersee doc, e allevati a pergola, superano anche i 100 anni. Al Pinot nero sono riservate le zone molto arieggiate, con una forte escursione termica giorno-notte soprattutto durante il periodo di maturazione delle uve.
A Milano sono state proposte in degustazione anche i vini della linea Quintessenz che rappresenta l’eccellenza dell’azienda. A questo punto si potrebbe dire che c’è voluto un secolo perché la Cantina Kaltern, fondata nel 1900, diventasse quello che rappresenta ora: professionalità, passione, senso di appartenenza, esperienza ed i più alti standard qualitativi. Ed è un aspetto importante dato che a Caldaro il vino è il protagonista della vita della comunità perché da lavoro, riempie gli abitanti e gli agricoltori di orgoglio ed è per moltissimi un impegno professionale a tempo pieno, perseguito con grande passione in tanti ambiti diversi, che sia tra i vigneti, in cantina, nella gastronomia o nel commercio. E, poi, permette di diffondere in tutto il mondo lo spirito, l’euforia, l’impegno comune, le bellezze naturali come i pendii che costeggiano il lago di Caldaro sembrano davvero essere baciati da qualche divinità amante del buon vino.