Con l’assegnazione della Stella a Bluh Furore, il ristorante fine dining del Furore Grand Hotel (il resort cinque stelle lusso in Costiera Amalfitana di proprietà dei fratelli Irollo de Lutiis) condotto con passione e talento dallo Chef Resident Vincenzo Russo, sale a tredici il totale di macarons per Enrico Bartolini che non solo si conferma il cuoco più stellato d’Italia, ma conquista anche la seconda posizione nella classifica mondiale dopo Alain Ducasse, superando due giganti come Pierre Gagnaire e Martín Berasategui. Un nuovo primato per lo Chef imprenditore che, a soli 44, è alla guida di tredici ristoranti, nove in Italia e quattro all’estero tra Hong Kong, Dubai e Bali. Questa nuova Stella, infatti, va ad aggiungersi alle altre dodici, confermate in toto dall’edizione 2024 della Guida Michelin, e alla Stella Verde che lo scorso anno la “bibbia dei gourmet” aveva assegnato a Il Poggio Rosso nel cuore del Chianti.
“È una grande soddisfazione – commenta Enrico Bartolini – ringrazio Michelin per questo nuovo riconoscimento e naturalmente Vincenzo Russo con il suo team di cucina e di sala per il grande lavoro, la passione e l’entusiasmo con cui hanno raccontato il territorio e le sue eccellenze in un contesto paesaggistico unico al mondo che ospita uno straordinario esempio di accoglienza.” Infaticabile e convinto sostenitore della biodiversità e delle tradizioni dei luoghi, Enrico Bartolini ha, infatti, fondato sul binomio talento e territorio un metodo di pensiero e di lavoro che è alla base non solo della sua filosofia imprenditoriale, ma anche della proposta gastronomica dei vari ristoranti, egregiamente guidati da bravissimi e giovani cuochi e da professionisti di sala che, con coerenza, ne determinano l’atmosfera. Una leadership che nasce da un ottimo lavoro di squadra e dalla sua capacità di scoprire e far crescere abili talenti, che non a caso Michelin lo scorso anno ha voluto decretare con il premio speciale Chef Mentor.
Lombardia, Piemonte, Toscana, Veneto, Sardegna e Campania: i nove ristoranti stellati firmati Enrico Bartolini esprimono un’identità propria e contemporanea fedele ai territori e alle personalità dei vari Chef Resident. “Ogni ristorante è in una location speciale sia per il luogo in cui si trova, sia per le persone che vi operano – continua Bartolini – per questo voglio condividere questo nuovo successo con tutta la squadra, sottolineando in primis il grande lavoro che Davide Boglioli, Sebastien Ferrara e Monica Biella fanno al Mudec. A Venezia e nel Monferrato sono onorato di avere al mio fianco due grandi professionisti come Donato Ascani e Gabriele Boffa; allo stesso tempo mi preme sottolineare l’importante maestria tecnica di Marco Galtarossa a Bergamo Alta, esaltata quest’anno dal fascino e dall’esclusività di una location meravigliosa come Villa Elena. Una riflessione importante merita anche il team di sala: mai come in questo momento è importante riconoscere il ruolo di chi, in perfetta armonia con la cucina, riesce ad accogliere e coccolare l’ospite con preparazione e passione per fargli vivere un’esperienza di alto profilo che valga il viaggio. Infine, un grazie e un ‘in bocca al lupo’ a tutti gli Chef Resident stellati affinché possano ambire a migliorare quotidianamente la loro performance, da Michele Cobuzzi a Bruno Cossio, da Juan Quintero ad Alessandro Menditto e Luigi Bergeretto”.