La luminosa Sala Belvedere ha esaltato i colori brillanti e dorati del “Costa del Vento – Timorasso” degustato in cinque diverse annate e sperimentazioni, nel corso di una delle masterclass di Taormina Gourmet, condotta da Giovanna Pizzi e Walter Massa, che ha riportato alla luce questo storico vitigno del Piemonte che rischiava di scomparire alla fine degli anni ’90. Siamo in Piemonte, sui Colli Tortonesi, una zona particolare, di confine, che tocca Lombardia, Emilia e Liguria. È questa la culla del Timorasso di cui erano rimasti soltanto un paio di ettari alla fine degli anni ’80. Walter Massa lo ha riscoperto contribuendo al lancio di un distretto che ha ricominciato a lavorare con quest’uva potente ed elegante, che regala vini in grado di durare e migliorare nel tempo, dalle sfumature dorate, dai profumi gialli di fiori e di frutti, sapido in alcune espressioni, ma soprattutto in grado di raccontare un territorio che è passato da 4 ettari a quasi da 4 ettari a 500 ettari vitati. I produttori, adesso circa cinquanta, conferiscono interpretazioni in vigna e in cantina molto differenti. “Non ho fatto l’enologo ho trattato questo vino in maniera normale. Per fare il vino ci vogliono poche cose: l’uva, il tempo e il buon senso” ha detto Massa che nella sua prima annata del 1987 ha prodotto 560 bottiglie andando contro il parere degli scettici che non credevano in questo “Rosso vestito di bianco”.
Protagonista della degustazione “Costa del Vento” di Vigneti Massa nato da vigneti esposti a Sud-Ovest e posti a un’altitudine di 300 metri sul livello del mare. Rispetto alla lunghissima macerazione che caratterizza i vini bianchi di Walter Massa “Costa del Vento” si protrae addirittura per 10 mesi.