E’ un format inedito quello pensato da Paolo Porfidio, head sommelier di Terrazza Gallia, per degustare i migliori vini da una nuova prospettiva e, contestualmente, approfondire la conoscenza della città. E, così, in vendemmia ancora in corso in molte aree viticole italiane, che si vuole celebrare proprio con questo format, Porfidio trasforma l’esclusivo rooftop dell’Excelsior Hotel Gallia, a Luxury Collection Hotel Milan, in un palcoscenico unico per mettere in scena “Wine with a View“, idea geniale per connettere il mondo del vino con quello delle storie dei palazzi più autentici e iconici dello skyline milanese. Voci narranti lo stesso Head Sommelier di Terrazza Gallia, che racconta le cantine e la degustazione delle rispettive referenze, e Danilo Dagradi, fondatore di Milano da Vedere, a cui spetta il ruolo di raccontare le meraviglie della città. Ad arricchire ogni appuntamento, in accompagnamento ai vini, i finger food proposti dai fratelli Antonio e Vincenzo Lebano, Executive Chef del rooftop restaurant dell’Excelsior Hotel Gallia.
Insomma, una squadra affiatata che per il primo appuntamento ha scelto un altro campione, la Cantina Allegrini, la cui storia è strettamente legata a quella della Valpolicella classica dal 1854 quando Giovanni Allegrini diede vita ad un’impresa agricola solida, efficiente e innovativa. Affettuosamente soprannominato “il ragno delle botti”, Giovanni faceva degustare con orgoglio i suoi vini nelle cantine e, ascoltando giudizi e impressioni, si spostava agilmente tra le sue preziose botti. Il suo stile di vita e la sua cultura sono ancora oggi la chiave per comprendere l’azienda e il suo successo. In eredità ha lasciato la passione per la vita, la storia familiare e la dedizione, elementi che hanno plasmato la filosofia di Allegrini che prosegue con Marilisa, Silvia e Francesco, la settima generazione, che ne hanno fatto una azienda conosciuta in tutto il mondo.
Per questo appuntamento, Porfidio ha scelto l’Amarone della Valpolicella Classico Docg 2019, il Valpolicella Classico Doc 2022 e il Lugana Oasi Mantellina Doc 2022. Mentre i fratelli Lebano hanno proposto bignè di Fontina rosmarino maionese al wasabi, montanarina pomodoro San Marzano parmigiano e basilico e il loro eccellente risotto alla milanese.
Originale, poi nel corso della serata, il passaggio del testimone da Porfidio che ha raccontato i vini e Dagradi che rivelava aspetti poco conosciuti di Milano come, per esempio, il colore giallo milanese che caratterizza molto palazzi cittadini ma anche la presenza, davvero unica, di tutti gli stili dell’architettura religiosa nelle chiese ambrosiane e tante altre amenità che proseguiranno con i prossimi due appuntamenti. Infatti, per l’appuntamento di giovedì 19 ottobre Porfidio ha scelto i vini di Masciarelli Tenute Agricole, cantina nata nel 1981 dall’intuito imprenditoriale di Gianni Masciarelli, vignaiolo di talento e protagonista dell’affermazione della vitivinicoltura abruzzese moderna, portandola ad essere leader nella produzione del Montepulciano d’Abruzzo e di altre varietà autoctone regionali e internazionali. Dai 2,5 ettari iniziali Masciarelli Tenute Agricole è cresciuta sino a disporre di circa 60 appezzamenti dislocati nelle quattro province d’Abruzzo, che le consentono di esprimere appieno la straordinaria ricchezza in biodiversità e terroir della regione. Dal 2008, con il decesso di Gianni, le redini dell’azienda sono state assunte dalla moglie Marina Cvetic Masciarelli, donna del vino dallo stile inconfondibile e dalla figlia Miriam Lee Masciarelli.
A chiudere la versione autunnale del format “Wine with a view”, giovedì 26 ottobre, sarà lo champagne, con la Maison Burtin, la cui storia è legata a quella del suo fondatore, Gaston Burtin, il cui motto è “Be bold and say little”. Originario dell’Aisne, un dipartimento della regione Alta Francia, Gaston si stabilisce in Champagne nel 1923 e nel 1933, all’età di 33 anni, decide di avviare la propria impresa dando vita alla Maison Burtin che oggi è in grado di attingere ad una selezione di cru, alcuni dei quali classificati Grand e Premier Cru, dalla Côte des Blancs all’Aube, passando per la Vallée de la Marne e la Montagne de Reims. Nel frattempo la Maison Burtin è stata acquisita dal gruppo Lanson-Bcc, con sede a Épernay, e quest’anno ha fatto il suo debutto sul mercato italiano nella rete di distribuzione de “Le Tenute Del Leone Alato”.